Ho trascorso gli ultimi due giorni con l’intento di trovare il modo per scusarmi con tutti quelli che vivono il disagio di vivere su una carrozzella, o con tutti quegli anziani che con fatica vivono accompagnandosi con un bastone. Parlo di “SCUSE” perché un imprenditore dovrebbe capire che non va preclusa a nessuno la vivibilità sociale di un esercizio commerciale, tutti devono potervi accedere ed avere la possibilità di vedere e scegliere.
Ecco allora la scelta di trasformare l’ingresso di un negozio adeguandolo con una rampa per l’accesso facilitato ai portatori di handicap. Forse non cambierà le sorti di nessuno ma almeno io non vivrò più il dispiacere di lasciare qualcuno fuori”.
Questo il messaggio pubblicato su un noto social network da Ciro Santoro, l’imprenditore ercolanese impegnato nell’associazionismo, da sempre in prima linea nella difesa del territorio con particolare riferimento alle fasce più esposte della comunità. Una persona umile, concreta e per bene determinata a “fare” dove altri forse per troppo tempo si sono limitati a criticare passivamente. Per Ciro Santoro determinante è sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di attivare una reazione concreta da parte dei cittadini in favore della causa: ognuno nel rispetto dei ruoli e delle possibilità è chiamato ad offrire il proprio contributo al rinnovamento di una realtà urbana dalle potenzialità incommensurabili. Un plauso quindi alla concretezza e all’efficienza di Ciro Santoro , vicino alla politica del “fare” e lontano dai disfattismi cronici che nulla di buono hanno prodotto negli anni per la cittadina degli scavi.
Alfonso Maria Liguori