Discarica abusiva di 18mila mq nel beneventano: 3 arresti

Un lavoro investigativo che ha inesorabilmente comprovato lo sversamento e il tombamento di migliaia di metri cubi di rifiuti di ogni genere provenienti anche dal ciclo industriale, smaltiti illecitamente grazie a documenti di trasporto falsi o alterati

guardia di finanza massa lubrense notte sorrento droga armiA seguito di complesse indagini coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento nella mattinata di ieri è stato eseguito, dai militari appartenenti al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli e dal Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli con la collaborazione della Tenenza di Montesarchio, Comando della Guardia di Finanza competente per territorio, un provvedimento di decreto di sequestro preventivo , emesso dal Gip presso il Tribunale di Benevento, di diversi mezzi utilizzati per commettere reati di inquinamento ambientale, trasporto e smaltimento illecito di rifiuti, anche pericolosi, realizzazione e gestione non autorizzata di discarica.




I militari delle fiamme gialle avevano infatti individuato un’area di 18.000 metri quadrati , nel comune di Sant’Agata dei Goti , sottoposta a vincoli ambientali e paesaggistici utilizzata quale discarica per rifiuti speciali anche pericolosi. A coadiuvare le indagini dei finanzieri tecnici dell’ARPAC del Dipartimento di Napoli : un lavoro investigativo che ha inesorabilmente comprovato lo sversamento e il tombamento di migliaia di metri cubi di rifiuti di ogni genere provenienti anche dal ciclo industriale, smaltiti illecitamente grazie a documenti di trasporto falsi o alterati. Sono stati effettuati 3 arresti in flagranza ed è stato denunciato il responsabile della società esercente l’attività di autotrasporto per conto terzi.




L’intera zona è stata posta sotto sequestro insieme a 25 automezzi da lavoro, un impianto di trito- vagliatura, nonché varia documentazione extracontabile. Inoltre specifici accertamenti tecnici sono stati effettuati dai Vigili del Fuoco, dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e dal BENECON, Centro Regionale di Competenza per i Beni Culturali, l’Ecologia e l’Economia : approfondimenti d’indagine che hanno confermato la presenza di materiale di risulta derivato dall’edilizia ( tra cui amianto), e dall’industria agroalimentare , nello specifico dal settore della lavorazione di pomodori. Utilizzato anche un drone del BENECON per riprese aeree indispensabili al rilievo tridimensionale dell’area in oggetto.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.