Ottaviano, il sindaco Capasso lasciato dai suoi da forfait alle prossime elezioni

La decisione, per “motivi personali”. Ma si parla di spaccature tra i fedelissimi

Finisce il prossimo dieci giugno, o giù di lì, la «vita da sindaco» di Luca Capasso, il primo cittadino di Ottaviano: non si ricandiderà per questa tornata elettorale. L’annuncio di questa sua decisione, postato sui social nel primo pomeriggio di ieri, è arrivato come un fulmine a ciel sereno ed è diventato virale in pochi minuti.




«Onorerò fino all’ultimo giorno il mio mandato da sindaco – ha sottolineato Capasso – ma ritengo doveroso fare sapere che, per motivi strettamente personali, non sono disposto candidarmi per la seconda volta a primo cittadino di Ottaviano. Si tratta di una decisione irrevocabile. Ho dato tempo, passione e voglia a questa comunità e chiedo scusa a tutti i cittadini se ho commesso degli errori, inevitabili quando si amministra una realtà così complessa. Ringrazio tutti per il sostegno ricevuto in questi anni e lascio un solo, grande abbraccio ai bambini di Ottaviano, che ho amato e amo più di ogni altra cosa. Spero che chi verrà dopo di me impiegherà lo stesso mio entusiasmo che, vi assicuro, è stato enorme. Per quanto mi riguarda, resto a disposizione di tutti i cittadini, pronto al dialogo e al confronto come sempre. Grazie a tutti».




Ovviamente, la decisione ha lasciato di stucco i tanti ottavianesi che lo stimavano punto fermo del panorama politico cittadino. Quali siano poi stati i veri motivi del suo “passare la mano” e a non scendere in lizza, oltre il classico e sempreverde “motivi personali” che poco o nulla spiega circa i perché e i percome il tutto sia successo, non è dato ancora sapere con certezza. Le voci di dentro della politica ottavianese dicono di rotture con alcuni dei suoi fedelissimi che avrebbero cambiato bandiera o avrebbero deciso di lasciare proprio sotto le elezioni.

Elementi, dati e considerazioni che gli avrebbero fatto temere un flop terribile per cui la decisione di non correre sarebbe stata l’unica da prendere. Ovviamente chi credeva in lui e nella sua politica è rimasto spiazzato e dunque da più parti sono arrivati inviti, anche pressanti, a ripensare quanto deciso e a scendere in campo «per il bene del paese e per l’ottimo lavoro svolto in questi cinque anni».

Romilda Barbato



Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano