A Napoli “Io Non Ci Sto”, marcia popolare contro le stese di camorra

Un successo dovuto anche grazie alla partecipazione del comparto del terzo settore della rete Napoli Zeta, in particolare: Cooperativa Sociale Sepofà, l’associazione Terra di Confine, Fondazione Famiglia di Maria, Maestri di strada

Più di mille in piazza per dire “Io non ci sto” alle stese di camorra. Associazioni, cooperative sociali, scuole del territorio. Una marea pacifica ha inondato le vie di San Giovanni a Teduccio per la manifestazione contro le “stese” di camorra “Io non ci sto”. L’iniziativa, partita dal Parco Troisi e conclusasi a Piazza Capri, ha visto la partecipazione di numerose scuole del quartiere: IC Vittorino da Feltre; IC Rodinò; IC Sarria Monti; IC Scialoja Cortese; 48°CD madre Claudia Russo; SMS Solimena; 69°CD Barbato; ISIS Livatino, IPSEOA Cavalcanti, Istituto Caterina Volpicelli.




Un successo dovuto anche grazie alla partecipazione del comparto del terzo settore della rete Napoli Zeta, in particolare: Cooperativa Sociale Sepofà, l’associazione Terra di Confine, Fondazione Famiglia di Maria, Maestri di strada. Tra gli organizzatori anche l’associazione Studenti Contro la Camorra e Agisco. Molti gli interventi sul palco. In particolare va citato quello di padre Alex Zanotelli e del parroco del quartiere don Modesto. Nella sflilata, presenti le istituzioni municipali e gli assessori comunali Borriello, Palmieri e Clemente.

Per Deborah Divertito della Cooperativa Sepofà e attivista della rete ZETA quella di oggi è “una giornata storica per San Giovanni a Teduccio. L’entusiasmo che si è visto oggi dovrà continuare nei prossimi mesi affinché il nostro territorio diventi un luogo di aggregazione. Le famiglie devono vedere questo territorio come un luogo da vivere”. “Per una volta Napoli Est – afferma Pasquale Leone, referente di Libera – è in prima pagina per aver raccontato la bellezza e non per gli spari di camorra. La fatica di tutti ha germogliato, adesso tocca a tutte le realtà sane continuare a lavorare su questa strada. I mille di oggi saranno l’innesco per il cambiamento di questo quartiere”.




“Non era scontato che le mamme facessero sfilare i propri figli al corteo – afferma Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria – . Le ringrazio tutte, ad una ad una, perché hanno restituito un sogno dando voce alla parte giusta della città: i ragazzi”.
“La marcia di stamattina – afferma Maria Rosaria Teatro dell’Associazione Gioco Immagini e Parole – ha rappresentato più di ogni altra cosa la voglia di riprendersi il nostro quartiere e la forte partecipazione delle scuole e delle parrocchie, che hanno colorato il percorso, lascia pensare ad una maggiore consapevolezza del fatto che solo se ogni segmento della società è disposto a fare la propria parte si può compiere fino in fondo una vera rivoluzione culturale”.



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