Accoltellarono alcuni giovani a Chiaia, allarme violenza: 3 ragazzi indagati

Il grave fatto delittuoso è certamente riconducibile al fenomeno della violenza giovanile di gruppo che trova il suo dissennato sfogo soprattutto durante i giorni che coincidono con il fine settimana

tragedia sarno marocchiniNella mattinata di ieri , a seguito di approfondite indagini, dirette e coordinate dalla VII Sezione della Procura della Repubblica di Napoli, personale appartenente al commissariato PS San Ferdinando, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due giovani raggiunti da gravi indizi in ordine al reato di tentato omicidio (S. V. e D. E.) in danno di due ragazzi, mentre un terzo soggetto (P.F.) è stato destinatario della misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiano alla p.g. per il reato di favoreggiamento personale.




Le attività di indagine, eseguite con impegno e senza sosta dal Commissariato PS S. Ferdinando, hanno consentito, attraverso l’acquisizione di immagini tratte da telecamere di sicurezza ed appartenenti a locali commerciali posti nelle vicinanze della zona in cui è avvenuta l’aggressione, di ricondurre agli odierni indagati la violenta aggressione consumata nel quartiere di Chiaia nella notte del 7.1.2018, aggressione in cui le giovani vittime sono state attinte da numerosi colpi di coltello, con serio pericolo di vita per una di esse.

Pregevoli riscontri all’attività investigativa sono stati acquisiti tramite indagini tecniche e scientifiche (queste ultime curate dal Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica) su materiale biologico repertato in occasione delle perquisizioni eseguite presso le abitazioni degli indagati, con successiva estrapolazione di profilo genetico che ha consentito di corroborare ulteriormente il grave quadro indiziario a carico dei due principali indagati per la accertata presenza di sangue di una delle vittime su un giubbotto sequestrato a casa di uno degli indagati.




Il grave fatto delittuoso è certamente riconducibile al fenomeno della violenza giovanile di gruppo che trova il suo dissennato sfogo soprattutto durante i giorni che coincidono con il fine settimana; le vittime dell’aggressione, infatti, sono entrambe infraventunenni, così come gli aggressori che hanno di poco superato i 21 anni di età.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.