Il Gazzettino vesuviano | IGV

Nascondeva datteri nel box per rivenderli ai ristoranti, nei guai pregiudicato di Castellammare

Senza sosta l’attività della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia a difesa dell’ambiente e per evitare la pesca e il commercio illecito dei datteri di mare. Tra le ultime operazioni, spicca quella odierna, effettuata nel comune di Castellammare di Stabia, dove i militari della Capitaneria di porto al comando del Capitano di Fregata Guglielmo Cassone, hanno rinvenuto all’interno di un box/garage debitamente occultato, circa 25 kg. di datteri di mare custoditi in diversi bidoncini e già pronti per essere venduti ai vari ristoranti ed alberghi presenti sul territorio.




Un intervento, grazie alla cui tempestività si legge in un comunicato, veniva fermato un noto pregiudicato di Castellammare di Stabia A.L. già gravato da diversi precedenti reati specifici nella materia ambientale. Il prodotto, di provenienza della penisola sorrentina, è stato immediatamente sequestrato, per essere poi distrutto, come disposto dall’Autorità giudiziaria, nella zona di competenza del reparto navale della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia.




L’attività di pesca del dattero di mare, nonostante le innumerevoli azioni repressive condotte dai militari stabiesi che hanno portato al sequestro di migliaia di chilogrammi del prelibato mollusco, continua ad essere ancora in auge lungo il litorale stabiese, proprio alimentata dalla richiesta di consumatori senza scrupolo. Ancora una volta il Comandante Guglielmo Cassone, nell’esortare tutti i cittadini a non indugiare nel segnalare alla locale Capitaneria di porto, anche in forma anonima, sia i punti vendita sia i ristoranti che propongono la vendita di datteri di mare, rivolge un accorato appello affinchè tutti siano sensibilizzati sul danno ambientale che causa la pesca del dattero di mare.



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