“E’ illegale” avrebbero detto i due ad alcuni termali che chiedevano spiegazioni. Ma non per gli ex dipendenti che hanno deciso così di trascinare nuovamente la Sint davanti al Tar. Se dovesse essere accertato l’errore di Vanacore e Cupello, il bando sarà immediatamente sospeso. Anche se ormai è passato un mese dalla sua pubblicazione. L’apertura delle buste è prevista per il prossimo 15 maggio, in piena campagna elettorale per eleggere il nuovo sindaco di Castellammare.
Cosa prevede il bando
Il bando di privatizzazione prevede l’affidamento ad un privato dei complessi termali e di altri beni collegati ad esso. La Sint, società partecipata del Comune di Castellammare, in compagnia della Riformed, advisor esterno, ha redatto un piano industriale e dato avvio all’iter. Allo stesso tempo, l’Ente stabiese ha affittato i complessi termali proprio alla Sint che così diventa l’unico organo in grado di portare avanti una eventuale privatizzazione.
Le forze politiche, considerata l’assenza di un’amministrazione, avevano chiesto al Commissario Cupello di non pubblicare il bando e attendere la nuova squadra di governo. Così non è stato, anzi. Ormai manca meno di un mese per conoscere gli imprenditori interessati alle Terme di Stabia.