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Castellammare, beni termali: flop per la vendita dei campi da tennis e la tendostruttura

I bandi per la vendita dei campi da tennis e la tendostruttura di viale delle Puglie sono andati deserti. Nessuno ha deciso di proporre un’offerta per accaparrarsi le strutture sportive che fanno parte del patrimonio termale. La Sint, su indicazione del Comune di Castellammare, ha messo in vendita i beni non strategici per il futuro delle Terme di Stabia con la speranza di poter investire qualche soldo per saldare i debiti, specialmente con Mps.

Probabilmente, il prezzo base d’asta ha preoccupato gli imprenditori. Servivano infatti 1 milione e 115mila euro per potersi aggiudicare le due strutture sportive che al momento sono in affitto ad altri privati. Non si esclude che la Sint decida di ripubblicare il bando magari chiedendo un prezzo minore. Ma, al momento, non ci sono novità in tal senso. La società partecipata del Comune di Castellammare, probabilmente in sinergia con la prossima amministrazione comunale, deciderà il da farsi.

Bando di privatizzazione tra dieci giorni

Oltre i due bandi scaduti pochi giorni fa, mancano circa due settimane alla fine della manifestazione d’interesse forse più importante degli ultimi anni. La Sint infatti è alla ricerca di un gruppo di imprenditori che possano acquistare le Terme di Stabia che verrebbero così privatizzate. La fase esplorativa terminerà il 13 maggio prossimo quando si tireranno le prime somme. Si spera che qualche privato o qualche società presenti un’offerta per poter rilanciare definitivamente le Terme di Stabia.

La Sint, a riguardo, dovrà affrontare anche un ricorso al Tar presentato dagli ex termali. Quest’ultimi, infatti, arrabbiati per la mancata presenza della clausola sociale all’interno del bando, hanno deciso di correre per vie legali. La Sint e il Commissario Cupello dovranno spiegare davanti ai magistrati la propria decisione.

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