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Allarme medici aggrediti a Napoli: ieri due nuovi casi

Due nuovi casi di aggressioni a camici bianchi a Napoli. Un medico di famiglia è stato accoltellato ieri pomeriggio al volto durante una visita domiciliare per una lite scoppiata all’improvviso tra un paziente psichiatrico e la madre. E’ stato medicato con sei punti di sutura al mento e ha riportato anche la frattura di una scapola. L’altro episodio risale al 25 aprile, è avvenuto al pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo dove una dottoressa in seguito a un diverbio con un portantino è stata colpita da una parente di lui, con precedenti penali, ricoverata nel nosocomio ma fuori dal suo reparto.




A riferire i fatti è Manuel Ruggiero, fondatore e presidente di Nessuno tocchi Ippocrate, oltre che medico del 118 di Napoli, che ha ideato una pagina Facebook in seguito alle continue aggressioni subite dal personale sanitario in strada e tra le mura ospedaliere. Tempo addietro Ruggiero aveva dichiarato : “Sono amministratore e fondatore della pagina, le principali notizie veicolate sono quelle riguardanti le aggressioni al personale sanitario, aggressioni che purtroppo non fanno notizia sui quotidiani. Facciamo campagna di informazione sul servizio di emergenza sanitaria.




Ma soprattutto siamo “il grido” del personale sanitario in servizio al 118, personale sanitario sempre più impaurito dalla quotidianità lavorativa. Molti giovani medici rifiutano la possibilità di lavorare nel 118 proprio per il rischio delle aggressioni. Solo nel 2018 siamo a circa 14 aggressioni, nel 2017 sono state circa 12. Nei mesi di gennaio/febbraio abbiamo avuto il picco influenzale, di conseguenze le chiamate al 118 (inappropriate) sono aumentate, le ambulanze sono 17 per tutta NAPOLI, il conto è facile”.

Alfonso Maria Liguori

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