Napolitano (della scuola di Sergio Bruni) riesce con le sue impeccabili interpretazioni a donare ad ogni brano il sentimento e l’armonia dell’autentico chansonnier partenopeo. Spiccano nel ricco programma: titoli della tradizione orale, come gli anonimi “Fenesta Vascia” e “Michelemmà”, accanto a brani della tradizione d’autore come “Te voglio bene assai”; classici di Viviani o di autori dalla modesta istruzione come “I’ te vurria vasà” di Vincenzo Russo.
Napolitano è ambasciatore della nostra tradizione melodica nel mondo, lo dimostrano le sue numerose partecipazioni a festival o a spettacoli in paesi europei ed extraeuropei, come quelli di Nantes, Parigi, Algeri, Londra, Berlino, Monaco di Baviera, solo per citare qualche tappa. Il merito di questo poliedrico e sensibile artista è quello di “portare avanti con rispetto e passione la cultura della canzone napoletana”.
Federico Orsini