L’adattamento, certamente molto complesso, è di Luca Doninelli il quale ha dovuto cercare di portare in scena lo spirito del romanzo di Hugo, uno dei più articolati della letteratura mondiale. Franco Però, da cui parte l’iniziativa, afferma che il voler realizzare lo spettacolo “nasce da una intuizione fondamentale, viene – spiega il regista – dal momento che stiamo vivendo nelle società occidentali, dove si assiste all’inesorabile ampliarsi della forbice fra i “molto ricchi” e i “molto poveri”, fra chi è inserito nella società e chi invece ne è ai margini.
Il romanzo – continua Però, – concordando con il recente parere di un critico francese – è forse il romanzo più famoso che esista in occidente, ma che pochissimi hanno letto per intero, tanto è imponente”. L’opera è capace di parlare al nostro tempo in quanto tra le righe risaltano concetti che appartengono al mondo di oggi, come avviene con le grandi opere della letteratura quali la Divina Commedia, il Don Chisciotte o Guerra e Pace.
Federico Orsini