Ercolano, voce a tutti. Ecco il caso della continuità d’azione di Ciro Santoro

In altri tempi a chi scrive è stato contestato persino dell'aver definito l’attuale sindaco Ciro Buonajuto nota toga come se riconoscere al primo cittadino il ruolo professionale privasse del proprio altri rappresentanti politici o peggio ne scalfisse spessore e credibilità

Coerenza, continuità d’azione e concretezza: questo l’identikit di Ciro Santoro, l’imprenditore ercolanese impegnato nell’associazionismo e da sempre particolarmente attivo nel promuovere iniziative che rilancino l’immagine e la credibilità dei luoghi. Un uomo del “fare”, mai polemico ma sempre pronto alla sinergia e alla costruttiva collaborazione. A chi forse poco attento alle vicende locali dovesse sfuggire il senso di articoli a nostro modesto avviso estremamente precisi invitando all’esplicita denuncia di fatti e circostanze ricordiamo che tali passaggi sono già avvenuti nelle sedi istituzionali competenti e che forse sarebbe veramente il caso di remare tutti nella stessa direzione al solo scopo della crescita qualitativa di Ercolano.




In altri tempi a chi scrive è stato contestato persino dell’aver definito l’attuale sindaco Ciro Buonajuto nota toga come se riconoscere al primo cittadino il ruolo professionale privasse del proprio altri rappresentanti politici o peggio ne scalfisse spessore e credibilità. Niente di più falso: al contrario si è ben lieti di dare voce a tutti, maggioranza e opposizione, come testimoniano i tanti articoli che vedono come protagonisti esponenti di qualsiasi schieramento politico, professionisti , membri di comunità religiose , commercianti e cittadini comuni. A Santoro va riconosciuto il merito di aver sempre agito nell’interesse del paese: ben vengano critiche costruttive strutturalmente diverse dalle polemiche sterili frutto di invidie e gelosie che lasciano il tempo che trovano.




Ercolano possiede enormi potenzialità produttive: si lavori allora con serenità e buon senso, ci si confronti direttamente con gli addetti ai lavori in modo civile e pacato senza ricorrere puntualmente ad offese e aggressioni verbali sui social network. Le problematiche da affrontare sono tante e tutte richiedono il massimo impegno da parte di ogni esponente della società civile . A noi tutti e soprattutto ai giovani l’onere di tutelare l’immagine e la credibilità di un territorio flagellato per decenni da vicende camorristiche e carenze logistico-amministrative rilevanti.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.