Alle diciannove di domenica, invece è prevista l’accensione delle «luci d’arte». Insomma, come si dice in paese: a «Ottaviano su tutto si può scherzare tranne che sulla festa in onore del Santo Patrono». Anche perché alle tradizioni culturali si sommano quelle gastronomiche che sono particolarmente seguite come la «pasta e piselli del Somma-Vesuvio», i carciofi arrostiti e insaporiti con uno spruzzo di Catalanesca. Tutto concorre a mostrare il legame forte che tiene unita il popolo di Ottaviano con il “suo” santo: Michele, che nei momenti difficili di carestia oppure nel corso delle violente eruzioni del Somma Vesuvio avrebbe sempre steso il suo manto protettivo sul paese e sui suoi abitanti.
La processione con il volo degli angeli è il fulcro della festa da quando la famiglia Duraccio, un secolo fa, con il capostipite Giovanni si occupò del primo “volo”. Ricco il programma: lunedi alle 21, ci sarà Gianluca Capozzi in concerto; per mentre martedi otto, alle ore 11, sono previste la Santa Messa e a seguire la processione e il volo degli Angeli. Mercoledi 9, alle 21, Enzo Fischietti e le “Vibrazioni” in concerto.
Romilda Barbato