Ercolano, via Doglie: si aspetta un rilancio atteso da decenni

La particolare conformazione dei luoghi richiederebbe per ragioni di sicurezza l’istallazione di telecamere di sorveglianza onde prevenire scippi e rapine in un’area particolarmente popolata

Miglio d’Oro, già via Doglie: una zona di Ercolano che soprattutto nella parte alta anela ad un rilancio di immagine in programma sulla carta da decenni. Tanti i disservizi e le carenze logistiche che affliggono i residenti: dalla fatiscenza del ponte che ospita la locale stazione della circumvesuviana al manto stradale in molti punti fortemente danneggiato dalle radici degli alberi presenti sui marciapiedi. I residenti chiedono inoltre una maggiore presenza delle forze dell’ordine, soprattutto nel weekend e all’imbrunire. La particolare conformazione dei luoghi richiederebbe per ragioni di sicurezza l’istallazione di telecamere di sorveglianza onde prevenire scippi e rapine in un’area particolarmente popolata.




Lodevole l’azione di imprenditori impegnati nel sociale come Ciro Santoro, sempre pronto a segnalare disfunzioni e richiedere ufficialmente l’intervento bonificatore delle istituzioni competenti. Altrettanto valida l’azione di amministratori e politici più volte ambasciatori delle giuste rivendicazioni di chi vive i luoghi. Ercolano necessita dell’impegno di tutti: ognuno nel limite delle possibilità e competenze deve offrire il proprio contributo alla causa. E’ inaccettabile che a causa dei problemi sul fronte sicurezza patiti negli anni la stazione della circumvesuviana del Miglio d’Oro sia ad oggi sprovvista di biglietteria, per non parlare della fatiscenza del perimetro che fa da contorno alle banchine.




In tal senso sarebbe auspicabile un sano confronto tra amministrazione comunale e società responsabile del trasporto su rotaie al fine di ottimizzare il servizio e rendere più vivibile la stazione in oggetto. Il primo fine di una società civile è quello di migliorare la qualità d’esistenza dei cittadini tutelandone sicurezza e servizi sul territorio. Un principio che dovrebbe sempre animare l’operato di chi ha l’onore di rappresentare pubblicamente la città.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.