Scuole in piazza per la pace in Siria: è questo l’appello lanciato un paio di mesi fa da alcuni operatori della scuola pubblica su tutto il territorio nazionale.
Il comprensivo della città alla destra del fiume Sarno, dedicato ad Antonio D’Avino, è stato una delle 115 scuole d’Italia che alle 11 di venerdì 4 maggio ha aderito alla mobilitazione nazionale per dire no alla guerra in Siria e in tutte le sue forme e luoghi.
In sintonia con i plessi della scuola materna, elementare e media anche l’istituto superiore “Striano – Terzigno”.
L’appuntamento era fissato per la centrale Piazza Giovanni D’Anna, dove gli alunni delle scuole avrebbero manifestato contro la guerra all’ombra del platano bisecolare.
A causa delle avverse condizioni meteo, ciascun plesso scolastico ha potuto manifestare all’interno del proprio edificio.
L’ondata di pace non ha però fermato il grido sussultante anche di tanti cittadini, del comune e delle forze dell’ordine che aveva predisposto tutti i mezzi necessari per la buona riuscita della manifestazione.
Nel giro di due giorni, la città si è colorata di bandiere arcobaleno lungo i balconi prospicienti alle strade. È stato decorato l’androne del palazzo comunale Filippetto Marino con bandiere della pace e festoni.
In fondo, Striano è pur sempre una “città per la pace”, come recitava lo slogan presente fino a qualche anno fa sulla carta intestata del comune.
“Certi che non sia mai sprecato il tempo, quando si parla di pace, – dichiarano gli operatori scolastici – siamo consapevoli che gli orrori della guerra possano essere spiegati anche ai giovanissimi, nel modo giusto, per educarli alla pace e al rispetto degli altri e della dignità umana”.
Raffaele Massa