Anche a Pompei “Pint of Science”: studiosi e ricercatori al bar con te

Pint of Science è una brillante iniziativa che già da qualche tempo porta alcuni dei più brillanti ricercatori al tuo bar per discutere le loro ultime ricerche e scoperte direttamente con te. Quest’anno il festival avrà luogo nei giorni 14-15-16 Maggio 2018 in varie città d’Italia per raccontare, sorseggiando una buona birra, le novità della ricerca a chiunque ne sia interessato.

Anche a Pompei sono stati organizzati diversi incontri, presso il Pub 27 di Via Vittorio Emanuele.

Il giorno 14 Michele Stefanile dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, archeologo subacqueo che si occupa di antichi porti, ville e città sommerse lungo le coste del Mediterraneo, presenterà “Raccontare l’archeologia subacquea”. Tra relitti, anfore e siti sommersi, gli archeologi subacquei lavorano in un mondo apparentemente poco accessibile eppure fondamentale per la comprensione del nostro passato, inventandosi tecniche e soluzioni innovative per ottenere dati e informazioni dai fondali. A qualcuno sembrano esploratori degli abissi o cacciatori di tesori, ma sono studiosi e uomini di scienza.

A seguire, Caterina De Vivo, laureata in archeologia e dottorato di ricerca in management and  development of cultural heritage, che si occupa di ricerca e consulenza nel settore della comunicazione e della gestione museale e del patrimonio culturale, presenterà “Che cos’è davvero il patrimonio culturale? Miti e leggende sul “petrolio d’Italia” e la sua gestione”, un intervento finalizzato a spiegare al pubblico da dove nasce la nozione di “patrimonio culturale” e quanto sia importante averne consapevolezza per poter parlare della sua gestione, sfatando falsi miti e luoghi comuni. Inoltre, la presentazione avrà il compito di illustrare come la ricerca possa contribuire a migliorare la fruizione e la gestione del patrimonio culturale.

Il giorno seguente, Astrid D’Eredità  dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), presenterà  “Se Plinio il Vecchio avesse avuto i social”, introducendo i post Facebook, Twitter e Instagram come se li avesse realizzati Plinio durante l’osservazione dell’eruzione del 79 e partire da lì per raccontare le linee di ricerca della comunicazione archeologica

Il giorno 16 maggio, alla presenza di Vincenzo Benessere, Coordinatore Napoli con Dottorato in Chimica Metallorganica con una tesi in “Green Chemistry” presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, attivista politico dei movimenti napoletani, appassionato di filosofia della scienza e fisica delle particelle, nonché papà di una bimba bellissima, sono previsti tre interventi.

David Lamparelli  dell’Università degli Studi di Salerno illustrerà “Gomme e pneumatici: “vecchi” materiali da fonti rinnovabili”. La serendipità è alla base di tante scoperte scientifiche, tra cui la “vulcanizzazione” della gomma, indispensabile alla produzione di pneumatici. Questi ultimi si sintetizzano, in parte, da fonti fossili ma di recente è cresciuto l’interesse verso vie sintetiche da fonti naturali, sia per limitare l’immissione di CO2 nell’atmosfera che per svincolarsi dall’instabilità politica delle aree geografiche in cui le risorse fossili si concentrano. Una fonte naturale è la vasta famiglia dei terpeni.

A seguire, Achille Damasco  dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con “Supercondensatori, gli accumulatori d’energia del futuro”. Il progresso nell’impiego di fonti energetiche rinnovabili ma intermittenti è per necessità collegato allo sviluppo di speciali sistemi di accumulo energetico. Per questo ed altri scopi si ricorre ai supercondensatori. Per tali dispostivi si seguono numerose linee di ricerca che coinvolgono fisici, chimici e ingegneri, passando dai materiali più comuni agli ultimi prodotti della nanotecnologia. Spiegheremo quindi la loro struttura, l’impiego e perché diventeranno sempre più diffusi.

A concludere, Antonio Stanziola dell’Imperial College di Londra presenterà “Osservare il corpo umano con suoni e bolle”. Tutti i giorni, inconsapevolmente, beneficiamo dei progressi nella scienza delle immagini: filtri di Istagram, compressione jpeg, rimozione del rumore.. È però poco conosciuta la rivoluzione che questi metodi stanno portando alle immagini biomediche. Sotto quest’ottica, il talk descriverà le attuali frontiere della ricerca in ecografia vascolare: una nuova tecnica che permette di osservare la micro e macro circolazione grazie all’iniezione di bolle microscopiche nel circolo sanguigno.

Pint of science si riconferma un’iniziativa lodevole, che regala un’occasione preziosa: rendere la cultura accessibile e alla portata di tutti.

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