Inoltre, la circostanza che l’Amministrazione si sia dichiarata interessata alla realizzazione di tale progetto non significa che si sia alle porte della gara in quanto altri Enti dovranno intervenire nella fase preliminare di vaglio di opportunità e convenienza dell’opera i quali saranno chiamati a pronunciarsi; ciò è stato anche chiarito in un opuscolo informativo messo a disposizione dei cittadini in cui viene illustrato l’iter procedimentale e le motivazioni che hanno motivato e motivano tutt’ora la dichiarazione di pubblico interesse che , è opportuno ribadire , può essere sempre revocata”. Un chiarimento della nota toga dell’alto casertano che non lascia spazio alcuno a fraintendimenti di sorta :“ Comunque, indipendentemente dall’iter innescato dalla deliberazione consiliare del 27 marzo scorso – ha concluso Salvatore – i cittadini possono manifestare liberamente la propria opinione al riguardo, dissentire ed attivarsi attraverso gli strumenti di partecipazione diretta che la legge offre come ad esempio una petizione popolare di sensibilizzazione o addirittura un referendum consultivo.
Lo statuto del Comune di Dragoni assicura tutti gli strumenti di partecipazione diretta (anche in piena libertà di forma e senza quorum) il cui uso però richiede una coscienza civica compiuta; tanto nel primo quanto nell’altro caso i cittadini sottoscrivono e vengono identificati a mezzo di documento di riconoscimento (se non addirittura le loro firme autenticate) e la sottoscrizione equivale ad assunzione della paternità/maternità della propria presa di coscienza in merito ad un determinato argomento. Ricorrere ad uno strumento di partecipazione diretta all’attività amministrativa è iniziativa di ampio respiro civico che merita rispetto, lo stesso rispetto che democraticamente va accordato ai cittadini che scelgono di non avvalersene”.
Alfonso Maria Liguori