“Troppi ritardi sono stati accumulati per definire i dettagli di un’opera di fondamentale importanza per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Castellammare di Stabia. – prosegue Cimmino – Si tratta di un investimento da 2 milioni di euro, mirato alla creazione di un Museo Archeologico con i reperti di Stabiae e Pompei all’interno della Reggia di Quisisana. Un progetto che il Parco Archeologico di Pompei aveva deciso di finanziare siglando una convenzione con il Comune per la definizione degli spazi da occupare nella Reggia borbonica. Oltre al Museo, la convenzione prevede anche la creazione di una Scuola di Alta Formazione con annessa foresteria. Non possiamo permetterci di gettare alle ortiche una simile opportunità.
A preoccuparci sono state soprattutto le parole di Massimo Osanna, direttore del Parco Archeologico di Pompei, che ha evidenziato il tempo perso dall’ultima amministrazione comunale per giungere alla firma della convenzione da tempo programmata. – sostiene Cimmino – E lo scioglimento del consiglio comunale non può rappresentare una scusa per non aver approvato il disciplinare tecnico, che avrebbe dovuto essere messo a punto molto prima del 2018 e non certamente in fretta e furia dopo gli strali del direttore del Parco Archeologico.
La prossima amministrazione ha il dovere di riattivare il percorso interrotto a febbraio e di interloquire immediatamente con Osanna per la firma sulla convenzione. In questo contesto, – conclude Cimmino – puntiamo anche a valorizzare un altro baluardo del nostro patrimonio culturale, gli scavi di Stabia, che non possono più restare ai margini dei circuiti di marketing territoriale. La riqualificazione di via Passeggiata Archeologica e il potenziamento infrastrutturale saranno il primo passo di un iter finalizzato a dare impulso anche al turismo culturale sul nostro territorio”.