Molti posti erano vuoti, al Minerva di Boscoreale, locali n scelta da Antonio Diplomatico per presentare se stesso: è il candidato sindaco ritenuto «forte» per le prossime amministrative nelle cittadina vesuviana, e i candidati più rappresentativi della sua coalizione. Nove liste, per un totale di quasi centocinquanta candidati, a coprire sia il centro storico sia l’area rurale. Insomma, un’«apertura» di campagna elettorale che a dispetto di quanto tanti immaginavano, ha lasciato alquanto a desiderare, dal punto di vista partecipativo e presenzialistico. Anche se i capicorrente storici della coalizione c’erano tutti. O quasi. Mancava difatti Mario Casillo, trattenuto altrove da impegni sicuramente più pressanti.

A fare il primo endorsement per Diplomatico è stato un suo “nemico storico” ora diventato “amico”: il sindaco Giuseppe Balzano, ancora in carica, ovviamente, sino alla proclamazione del nuovo primo cittadino. Balzano si è trattenuto sul palco che lo vide candidato la volta passata per dire che tanto è stato fatto e che durante la sua sindacatura sono state gettate le basi per la rinascita della cittadina, che nel corso del suo sindacato ha dovuto combattere per penuria di mezzi una battaglia impari. Poi, a turno, ci sono stati interventi di assessori attuali e passati, oltre a quelli di alcuni tra i diversi esponenti delle liste che appoggiano Diplomatico che ha detto del suo programma elettorale e degli impegni e delle priorità che affronterà una volta diventato sindaco di Boscoreale. Primo “assaggio” di campagna, dunque, quello di Diplomatico, che verrà seguito domenica, alle 19 e 30, sempre al “Minerva” di Boscoreale, dalla presentazione di liste e candidati che appoggiano la candidatura di Pasquale Di Lauro.

Dissesto Finanziario e Bilancio, Scuola, Periferie rurali e Piani Napoli saranno tra i temi che l’avvocato toccherà e discuterà nel corso della sua presentazione. Poi, in sequenza, in altre location, toccherà alle altre liste: Sergianni, Sodano, Treré, Alfonso Langella, presentare candidati e programmi. Ma per loro si annuncia dura. Specialmente perché un consistente gruppo di “5S”, che non sono scesi in campo in quanto dai vertici del Movimento non hanno avuto l’autorizzazione a usare il simbolo, si starebbe muovendo in favore di Di Lauro, considerato un elemento di rottura con quel passato politico locale che, a loro dire, tanti danni avrebbe prodotto nel tessuto civico e sociale della città.

Alfredo Sorrentino

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