Ercolano: carenze, disservizi, inefficienze e la voglia di riscatto delle nuove generazioni

Finché la fiamma delle rivalità personali, delle questioni datate e soprattutto delle presunte lese maestà arderà sul territorio Ercolano sarà sempre divisa in zona “in e out”

Ercolano : tra carenze , disservizi , inefficienze quasi endemiche e la voglia di riscatto delle nuove generazioni. Oggi la politica del “fare”, grazie all’abnegazione, alla professionalità e all’amore per i luoghi messa in essere da qualche amministratore comincia a dare i suoi frutti. Un iter che si avvale di un grande supporto associativo animato da imprenditori sempre pronti a scendere in campo personalmente, mettendoci per così dire la faccia, certi delle potenzialità di una comunità che rappresenta il fiore all’occhiello del turismo archeologico campano.

Quella che manca adesso alla città è sinergia tra le forze in campo : finché la fiamma delle rivalità personali, delle questioni datate e soprattutto delle presunte lese maestà arderà sul territorio Ercolano sarà sempre divisa in zona “in e out”, in chi può e chi è costretto ad accettare passivamente gli eventi . Fa sorridere l’idea che si pensi alla candidatura a capitale italiana della cultura quando intere zone del paese versano in palese difficoltà, logistiche e funzionali, con particolare riferimento ad aree del centro storico e alla periferia. Una squadra diventa vincente se cresce insieme nel sano confronto e nelle critiche costruttive ben divere dagli attacchi mirati abilmente scatenati sui social al minimo dissenso nei confronti del potente di turno. In tal senso Ercolano associa ancora le insidie della città agli individualismi eccessivi della provincia.

Basta camminare per strada e osservare con attenzione il comportamento di alcuni cittadini per toccare con mano un’implosione socio-culturale affrontabile solo con adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione sociale. Il resto sono solo “chiacchiere e distintivo” che finiscono per favorire esclusivamente chi già ha e per diverse generazioni. Massima solidarietà quindi ai politici che nonostante i continui attacchi, spesso sotto banco e immotivati , con onore rappresentano una realtà vesuviana che vanta duemila anni di storia. Basta quindi con l’operare uno contro l’altro, con i pettegolezzi di Palazzo e le accuse infondate: chi ha da dire lo faccia nelle sedi giuridiche competenti per il bene della città. Un plauso alle associazioni presenti in loco che nonostante tutto, a volte i problemi sono veramente tanti, continuano a lavorare per apportare il proprio umile ma insostituibile contributo al rinnovamento di Ercolano.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.