Un vero commerciante sparagnino doveva essere Vedio Sirico, della famiglia dei Vedi, per dare il benvenuto nella sua domus non agli ospiti, ma al guadagno. Pubblicato oggi sulla pagina Facebook del Parco Archeologico di Pompei, come ogni quindici giorni, il terzo “scarrafone” del giornalista e scrittore Carlo Avvisati. Tradotto in napoletano «Salve lucrum», che diventa «Salutammo, guarà!». Il titolo musivo non lascia spazio a interpretazioni: per il ricco e parsimonioso Sirico era ben accetto in casa tutto ciò che portava soldi. Taccagneria confermata dalle tessere utilizzate, tanto piccole da rendere quasi invisibile il saluto. Ma, si sa, «lo sparagno non è mai guadagno»: la scritta era stata incollata con così poca calcina che la “m” di lucrum è andata perduta.
Salutammo, guarà!Il “Salve” che sta scritto sul pavimento con tessere musive bianche è seguito dalla parola “Lucrum”….
Pubblicato da Pompeii – Parco Archeologico su Lunedì 21 maggio 2018