Dragoni, forno crematorio: consiglio comunale sobrio e composto

“I rappresentanti delle forze opposte – ha precisato Salvatore- infatti, sono stati succinti e chiari nell'esposizione delle loro posizioni nonché decisi nel voto"

“Ho molto apprezzato lo stile sobrio e composto con cui si è svolto il consiglio comunale del 31 maggio scorso”: un plauso giunge dall’avvocato Bice Salvatore al governo locale di Dragoni dove la nota toga dell’alto casertano risiede. “ I rappresentanti delle forze opposte – ha precisato Salvatore- infatti, sono stati succinti e chiari nell’esposizione delle loro posizioni nonché decisi nel voto. Momento delicato per l’amministrazione dragonese, questo, a causa della diatriba sul forno crematorio che sembra non essere destinata a dipanarsi a breve; il fronte del “NO” appare irremovibile sulle sue pretese nonostante il Sindaco Silvio Lavornia abbia invitato a visitare insieme località dove tale realtà crematoria è già invalsa.

Il rifiuto viene opposto alla luce di un paventato interesse pubblico contrario manifestato da più di 1000 cittadini attraverso l’apposizione di firme autografe su fogli bianchi senza che , peraltro , tale raccolta di firme sia stata formalizzata in uno degli istituti di partecipazione diretta del popolo di cui ci si può avvalere. L’amministrazione ha preso atto di questa raccolta di firme ma null’altro ha potuto fare in quanto nessun procedimento formale è stato correttamente attivato; in caso contrario avrebbe proceduto preliminarmente ad accertare l’autenticità delle firme, validità in corso dei documenti identificativi dei sottoscrittori, residenza e capacità di intendere e di volere degli stessi. Il consiglio ha, comunque, approvato la commissione speciale per l’aggiornamento dello statuto e dei regolamenti comunali composta da consiglieri e presieduta dal primo cittadino ed alla stessa è stato rivolto l’invito a lavorare alacremente in ragione dell’arretratezza degli strumenti di cui attualmente si dispone.

Inoltre, è stato approvato il progetto di riqualificazione del patrimonio boschivo (che sorprendentemente ha riportato l’astensione della minoranza) per la riattazione, tra le altre iniziative, delle vecchie mulattiere. Iniziative queste che palesemente vanno nella direzione dello sviluppo di una comunità che , per quanto contenuta , non può non stare al passo con la legislazione sovracomunale ed avvalersi di tutti gli strumenti moderni per assicurare benessere e tutela al cittadino come nel caso della videosorveglianza pubblica a mezzo di n 18 telecamere sul territorio che va letta come un primo passo per fronteggiare il dilagante fenomeno dei furti in casa che tristemente il paese e località limitrofe registrano da mesi ormai”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.