I pupi napoletani rivivono alla Leopardi di Torre Annunziata

Un laboratorio artigianale per la valorizzazione delle vocazioni territoriali e che ha visto la realizzazione di autentici pupi grazie soprattutto alla maestria di, Vincenzo Corelli, erede della tradizione torrese

Intensa ultima settima scolastica all’Istituto Comprensivo Giacomo Leopardi di via Cavour a Torre Annunziata. Arte, cultura, musica e spettacoli: un intenso viaggio tra tradizioni e storia torrese.

Ed è così che, grazie ad un ambizioso nonché riuscitissimo progetto, presso il teatro della scuola, rivive una delle tradizioni più antiche e allo stesso tempo troppo dimenticate della città di Torre Annunziata: il teatro dei Pupi.

“Puppet show ad Oplonti”, questo il titolo del progetto Pon che ha previsto un laboratorio artigianale per la valorizzazione delle vocazioni territoriali e che ha visto la realizzazione di autentici pupi grazie soprattutto alla maestria e all’impegno dell’esperto coinvolto nel progetto, Vincenzo Corelli, erede della tradizione dei pupi napoletani ed erede dell’ultimo puparo torrese Lucio Corelli.

Gli alunni dell’istituto Leopardi, guidati proprio da Corelli ed in collaborazione con il Liceo Artistico torrese “Giorgio de Chirico”, hanno infatti realizzato con le antiche tecniche dei pupari, dei pupi che poi sono andati in scena in uno spettacolo che ha commosso ed emozionato. Coinvolti nell’iniziativa anche altri esperti che hanno affiancato i giovani studenti. Per la stesura del testo teatrale, Marinetta De Falco, per la realizzazione dei costumi Giovanna e Vincenzo Furiati, mentre per le scenografie sono scesi in campo, o meglio, saliti sul palco i giovani del de Chirico. Coinvolti a tutto tondo le due tutor che hanno seguito i ragazzi lungo lo svolgimento dell’intero Pon, le insegnanti Carla Albano e Simona Magagnotti. A condurre i pupi gli stessi alunni dello storico quartiere del “Carminiello”.

“Un’esperienza unica – ha affermato proprio Albano – che ha visto i nostri alunni coinvolti ed affascinati prima dal lavoro artigianale e poi dalla realizzazione dello spettacolo finale in teatro. La materia che con il lavoro artigianale si è trasformata in oggetti concreti i quali attraverso una coinvolgente metamorfosi si sono tramutati in Arte sulle tavole del palcoscenico”.

O Torre mia narrarti vo’, nei motti e atti di pargoli maestri, l’audaci imprese che furo al tempo in cui nomata eri Felix”. Così recitava il manifesto che annunciava lo spettacolo che ha riscosso grande successo. Soddisfatta per la magnifica riuscita del progetto la dirigente della scuola torrese dr.ssa Antonella d’Urzo che ha espresso parole di forte apprezzamento per il lavoro profuso da tutti gli esperti ed in particolare per Corelli e si è complimentata con i giovani pupari: “I Pupi, costruiti dai nostri ragazzi, prendono vita nella magica atmosfera della Villa di Poppea, riprodotta grazie al contributo del Liceo Artistico de Chirico. I ragazzi della nostra scuola hanno dipinto gli scenari e realizzato i pupi, nonché contribuito alla stesura del testo e alla messa in scena dello spettacolo. Un’ attività questa che ha dimostrato tutta la sua efficacia nel migliorare le abilità cognitive, godendo del piacere che la creatività artistica porta con sé”.

Bianca Di Massa

 

 

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