S’è fatta mezza Ottaviano a piedi, in corteo, con i suoi sostenitori, Luca Capasso, avvocato penalista, confermato sindaco con 9384 preferenze, ovvero il 64,14 percento delle preferenze. Sei, le liste che ne sostenevano la candidatura.
Dodici i consiglieri che si porta appresso. Quattro, vanno a Forza Italia; due a Ottaviano Città Ideale; due, a Città Futura; due a Direzione Futuro; e, uno ciascuno a Insieme e Per Ottaviano. Tre consiglieri vanno a Andrea Nocerino: Idea Comune, Progressisti per Ottaviano e Ottaviano Democratica, che prendono un seggio ciascuna, oltre a quello che tocca appunto a Nocerino quale candidato sindaco. Le altre tre liste collegate a Nocerino: Libertà Democrazia e Progresso, Famiglia Tradizione e Solidarietà e Nocerino per Ottaviano, restano all’asciutto. Così come al “palo” restano Francesca Ambrosio, con 1040 voti (7,10 percento) e il M5S di Umberto Saetta che racimola poco meno di 550 voti (548) e il 3,74 percento.
Insomma, esattamente come a cinque anni fa, Capasso, dopo le “dimissioni” e il “rientro” in pista, mette si rimette la fascia di primo cittadino ottavianese e si prepara a ripartire per le nuove sfide. «Mettendoci impegno e passione abbiamo migliorato Ottaviano – sottolineò l’avvocato durante una delle riunioni preelettorali – La nostra era una città spenta e ora è ripartita. Ma non basta: bisogna proseguire il cammino intrapreso e completare le opere avviate. Puntiamo su nuove imprese e sull’arrivo di nuovi investimenti». Ora si aspettano i conteggi definitivi dei voti per conoscere i nomi dei consiglieri eletti e il primo consiglio comunale per verificare quanta concretezza ci sia nelle parolo programmatiche del sindaco Capasso.
Romilda Barbato