Cresce il numero delle imprese digitali lungo tutta la Penisola italiana, i dati pubblicati da Unioncamere-Infocamere confermano che il trend è in crescita +1,8% nell’ultimo anno e, in cinque anni, la crescita è stata del +10%. La Campania è la prima tra le Regioni italiane più “virtuose”: il trend è in forte crescita e si è registrata negli ultimi anni una diffusione di attività produttive dell’Industria 4.0, complice la normativa vigente. A confermarlo sono i dati statistici: “in Campania le imprese digitali sono cresciute del triplo rispetto al Piemonte”. Scopriamo in quest’articolo com’è la situazione campana riguardante la crescita delle Industrie 4.0 e come funziona l’agevolazione Resto al Sud.
Imprese digitali campane: prima Regione per crescita
“In Campania le imprese digitali sono cresciute del triplo rispetto al Piemonte”: a confermarlo è il Focus Censis/Confcooperative “4.0 la scelta di chi già lavora nel futuro” presentato a Roma. Anche in termini assoluti, la Campania ha conquistato una posizione di preminenza nella graduatoria nazionale, collocandosi al terzo posto per numero di imprese 4.0. Seguono nella classifica a distanza del 10% la Regione Toscana, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. La crescente adozione di tecnologie digitali, negli ultimi anni, ha ampliato la domanda di servizi da parte di imprese e famiglie. Ciò ha decretato il successo delle imprese digitali, la cui crescita si è registrata in Campania con un incremento del 26,3%, in Sicilia con il 25,3%, nel Lazio con il 25,1% e in Puglia, 24,2%.
“La Campania conferma il suo momento positivo, collocandosi al primo posto anche nella rivoluzione dell’industria digitale. È un risultato molto importante, che dimostra – contrariamente a chi riteneva la quarta rivoluzione industriale destinata a favorire le aree del Nord – come la nostra Regione sia una terra fertile per l’innovazione e l’impresa più avanzata”, ha commentato l’Assessore alle attività produttive della Regione Campania Amedeo Lepore. “L’approvazione di una legge regionale sull’industria 4.0 e della norma quadro sull’economia circolare, uniche in Italia e anticipatrici delle misure nazionali, hanno avviato la realizzazione di significative misure di sostegno alle imprese e ai processi di digitalizzazione. La sinergia della Giunta De Luca con il Governo e con il Ministro Calenda ha favorito la diffusione di interventi di trasformazione industriale e la creazione di un ecosistema in grado di accogliere gli investimenti tecnologici più moderni. Proseguiremo con coerenza e determinazione in una politica industriale, fortemente voluta dal Presidente De Luca, che punta all’attrazione di investimenti innovativi, al cambiamento dei processi industriali e allo sviluppo della capacità di fare sistema delle attività produttive della Campania, per creare sviluppo duraturo e occupazione qualificata“.
Bando Resto al Sud: che cos’è e a chi è rivolto
Il Mezzogiorno italiano è il territorio con il più alto tasso di crescita di imprese digitali: +21,9%; seguito dal Centro con un incremento del 20,7%, mentre al Nord si osserva un’estensione della base produttiva del 14%. Come è stato documentato, questo fenomeno è “trainato” dalla crescita della domanda di acquirenti di beni/servizi on line e della quota di imprese che utilizza servizi di cloud computing come può essere quello di it.eFax.com ad esempio. I processi di sviluppo basati sul digitale stanno trovando terreno fertile nel Meridione Italiano che, per sua vocazione, ha sempre trovato difficoltà a compiere una vera “svolta”.
Complice di questa straordinaria crescita è la normativa e la nuova agevolazione Resto al Sud pubblicata sul sito dell’Agenzia Invitalia, che supporta lo sviluppo di iniziative imprenditoriali dei giovani residenti nelle regioni meridionali. Possono richiedere l’agevolazione prevista dal bando i giovani tra i 18 ed i 35 anni residenti in:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna
I giovani che vogliono presentare l’istanza non devono essere titolari di alcuna attività di impresa e non devono essere stati beneficiari, negli ultimi tre anni, di agevolazioni a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità come, ad esempio, Nuove Imprese a tasso zero, Selfie Employment, Smart & Start, etc. Il finanziamento erogato a favore delle imprese meridionali, comprese quelle ubicate nel territorio campano, copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
- un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI,
- un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a Invitalia e cfr. il Regolamento attuativo – Decreto 9 novembre 2017, n.174