Prossimamente, al Teatro Grande del sito archeologico di Pompei, è di scena “Salomè” di Oscar Wilde, per l’adattamento e la regia di Luca De Fusco. Lo spettacolo, promosso dal Teatro Nazionale del Parco Archeologico della città distrutta dal Vesuvio nel 79 d C., è messo in scena nell’ambito della rassegna “Pompei Theatrum Mundi”, giunta alla seconda edizione. L’evento è a cura del Teatro Stabile di Napoli (di cui De Fusco è direttore artistico). Protagonisti Eros Pagni, Gaia Aprea, Anita Bartolucci che interpretano, afferma il regista, in modo sapiente e raffinato, i ruoli rispettivamente di Erode, Salomè ed Erodiade, insieme a un ampio cast di attori. “Poche volte, recita la presentazione ,si verifica il caso di un titolo tanto noto quanto poco rappresentato, destinato più alla lettura. Salomè è un grande modello, un simbolo di amore e morte”.
Luca De Fusco, nella sua carriera, ha diretto attori, come Gianrico Tedeschi, Mario Scaccia, Regina Bianchi, Ugo Pagliai, Massimo Ranieri, Lina Sastri, Lello Arena, Mariano Rigillo e molti altri. Nella lirica ha lavorato per Fondazioni quali la Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, Il Massimo di Palermo, l’Arena di Verona. Nel 2011 è stato nominato direttore artistico del Napoli Teatro Festival Italia. La trama dello spettacolo è ispirata al personaggio di Salomè, figlia di Erodiade, ed alla storia, riportata nei Vangeli di Marco e Matteo. Per soddisfare i desideri della giovane, da Lei esternati dopo una sua danza appassionata, Erode (concubino della stessa Erodiade) ordina la decapitazione di Iokanaan (Giovanni Battista, nella tradizione cristiana). “L’opera di Wilde, leggiamo nella presentazione, va dal dramma all’ironia, all’erotismo, in una sintesi di difficile rappresentazione, per cui, solo in apparenza, è una tragedia, che il regista realizza in una contaminazione tra teatro, danza, musica e cinema”.
Federico Orsini