In tempi di elezioni amministrative, un nuovo scarrafone a tema elettorale è “fuoriuscito” dalla bacheca Facebook del Parco Archeologico di Pompei.
«O.V.F. ovvero O(ro) V(os) F(aciatis)», «Vi prego di fare», così si chiedeva di votare un determinato candidato all’edilità, carica corrispondente al moderno assessorato, o alla duovirità, che assegnava collegialmente determinate funzioni, permanenti o straordinarie, a due magistrati o altrettanti sacerdoti, eletti in coppia per ragioni di reciproco controllo. La carica di duoviro potrebbe essere assimilata a quella di un odierno sindaco.
Insomma, OVF altro non è se non l’antenato di «Vota e fai votare». «Ve raccumanno ‘e vutà’ comme aletto a Ervio Sabbino, s’’o mmèreta, tene ‘e qualità», così ha tradotto Carlo Avvisati l’iscrizione elettorale scoperta in seguito ai recenti scavi della Regio V. E chissà se Elvio Sabino era davvero «degno dello stato, uno buono», in grado di essere eletto edile.