Circumvesuviana di Ercolano interdetta “momentaneamente” ai portatoti di handicap

Ci auguriamo che nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche anche l’amministrazione comunale ercolanese faccia pressioni perché si bonifichi logisticamente una stazione che versa in condizioni realmente vergognose

Stazione della circumvesuviana di Ercolano Miglio d’Oro interdetta “momentaneamente” ai portatoti di handicap con difficoltà motorie. Questo recita un avviso esposto in quella che una volta era la bacheca con gli orari dei treni dalla società che gestisce il trasporto su rotaie. Una situazione che ormai rasenta l’osceno: priva di biglietteria e in uno stato di conservazione fatiscente, persino le scritte identificative Miglio d’Oro sono coperte da scritte vandaliche, la stazione della circumvesuviana del Miglio d’Oro continua a far parlare negativamente di se. In pratica le persone diversamente abili con problemi motori non possono usufruire del sito che rappresenta, dato l’alto numero di residenti, la base logistica di un fondamentale servizio pubblico.

Ci auguriamo che nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche anche l’amministrazione comunale ercolanese faccia pressioni perché si bonifichi logisticamente una stazione che versa in condizioni realmente vergognose. In tal senso lodevole l’impegno di alcuni imprenditori impegnati nell’associazionismo sempre pronti a segnalare disfunzioni e carenze strutturali in quel di via Doglie. L’impressione però è che da parte del governo locale e di altre istituzioni si continui, a prescindere dalla questione specifica della stazione in oggetto, a guardare con sufficienza alle ambasce della periferia con particolare riferimento proprio a via Doglie.

Dal manto stradale rialzato dalle radici dei pini presenti sui marciapiedi all’assenza di telecamere di videosorveglianza ( per la pubblica sicurezza e contro lo smaltimento illegale di rifiuti) la zona continua a pagare lo scotto di politiche quanto meno distratte nei confronti di storiche emergenze. Chi scrive tiene a precisare come certe esternazioni non si sposino con il “fare politica” ma siano esclusivamente costatazioni di una realtà più volte portata dai residenti all’attenzione del narratore nonché denunciate dagli stessi cittadini nelle sedi competenti. Un punto questo da chiarire per evitare inutili strumentalizzazioni e attacchi personali che poco o nulla hanno a che fare con il processo rinnovativo di Ercolano.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.