La sua produzione ha impresso una svolta decisiva alla musica moderna italiana e, da un punto di vista melodico, ha rivoluzionato e personalizzato il profilo della canzone tradizionale. “Con questo concerto spettacolo, dopo Uomini in frac, Memorie di Adriano, Modugno felice e il Celentano del clan, afferma Peppe Servillo, abbiamo deciso di reinterpretare l’autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana; l’artista è inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi”.
Il concerto ha sfogliato un po’ tutti i pentagrammi degli autori, quali Mogol e tanti altri, eseguiti dallo stesso cantautore nei suoi tanti concerti.
Federico Orsini