Lodevole l’interessamento di imprenditori impegnati nel sociale che però , lo ripeteremo sempre con forza, non possono e non devono sostituirsi alle istituzioni competenti. Se questo per qualche rappresentante del Palazzo di Città vuol dire “fare politica” lo scrivente è fiero di farla a tutela dell’incolumità dei cittadini che popolano via Doglie. Anche sul fronte sicurezza la situazione non è delle migliori : occorrerebbe istallare telecamere di videosorveglianza che fungano anche da deterrente per gli irriducibili incivili del sacchetto selvaggio. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Buonajuto hai il dovere di fare fronte ad emergenze che durano da troppo tempo e che sono di competenza, nel caso specifico dell’impraticabilità delle strade, dell’Ente Comune. La città è ormai di fatto divisa in ricchi e poveri, con una parte della politica sempre pronta a sbandierare i successi del sito archeologico locale e del MAV : museo archeologico virtuale che nei corridoi laterali continua ad essere facile bersaglio per teppisti di ogni risma, dato vergognoso sotto gli occhi di tutti. Una comunità per crescere dovrebbe essere unita e non divisa per obiettivi, livelli sociali e caste.
D’altronde si sa, la storia insegna che dove c’è potere ci sarà inevitabilmente sempre maggiore miseria. Ci auguriamo che finalmente si prendano in considerazione questioni di vitale importanza per la cittadina degli scavi invece di rincorrere sogni di gloria e titoli al momento irraggiungibili come quello di capitale italiana della cultura. Della serie: meno boria, piedi a terra e rispetto assoluto per chi versa in precarie condizioni esistenziali faticando a mettere onestamente insieme pranzo e cena.
Alfonso Maria Liguori