2.600 piante, alte dagli 80 cm ai 2 metri, sono state localizzate a Lettere dai carabinieri delle stazioni di Lettere e Sant’Antonio Abate e del nucleo elicotteri di Pontecagnano (Sa). Erano state piantate in più terreni, tutti demaniali, affinché fossero meno visibili. In una delle aree battute, nascosta tra la vegetazione, i militari hanno trovato anche l’utile per la coltivazione come zappe e concimi. Le piante sono state campionate e distrutte in loco.
Si tratta dell’ennesima operazione delle forze dell’ordine nel comprensorio dei Monti Lattari per contrastare il potere dei clan. Come è noto, in estate le cosche vesuviane creano le proprie piantagioni di marijuana che poi viene rivenduta dopo la fase di essiccazione. I carabinieri di Lettere, Pimonte, Agerola ma anche Castellammare e Sant’Antonio Abate sono a lavoro per identificare tutti i terreni agricoli presenti e sequestrare la sostanza stupefacente.
Lo spaccio di marijuana, per i clan attivi tra Castellammare e i Monti Lattari, garantisce ancora oggi enormi guadagni. Difficilmente, però, vengono identificati i coltivatori o coloro che fanno arrivare nel comprensorio stabiese i semi di marijuana. I controlli, comunque, continueranno nelle prossime settimane per contrastare particolarmente il business produttivo della cosca Di Martino, attiva tra Gragnano e Pimonte, e anche quella degli Afeltra.