L’alienazione sociale e le continue privazioni giocano un ruolo determinante nell’esasperazione degli stranieri nomadi che spesso si ammazzano di botte tra loro per futili motivi. In altri casi invece presi di mira sono studenti o donne a cui si cerca di sottrarre il portafogli o il cellullare. Un esercito di disperati che andrebbe gestito in maniera completamente diversa dalle istituzioni competenti e che invece viene lasciato per strada in balia degli eventi. Solo per miracolo ad oggi non c’è scappata la vittima innocente, la tragedia annunziata. Accogliere cittadini extracomunitari vuol dire essere in grado di offrire a queste persone dignitosa assistenza sotto ogni profilo: onestamente ci chiediamo come possa un Paese che non riesce a far fronte alle esigenze di migliaia di italiani in stato di povertà addossarsi un simile onere aggiuntivo.
Allora basta con il finto buonismo, con l’aizzare ad arte i cittadini gridando troppo frettolosamente alla prevenzione nei confronti dello straniero quando a queste persone non si ha nulla da offrire. Buon senso e lealtà da parte della politica locale e centrale per tutelare la capitale del Mediterraneo rispettando nel contempo i diritti umani e la dignità degli stessi extracomunitari. Un plauso alle municipalità e alle tante associazioni di volontari che con eroica abnegazione giorno per giorno tentano di dare dignità a siti storici trasformati in mercatini delle pulci dai Rom.
Alfonso Maria Liguori