Pompei: continua la rassegna “Theatrum Mundi” con lo spettacolo “Non solo Medea”

Il racconto scenico si dipana in dialoghi tra i danzatori e la lettrice, stimolati dalle battute della “voce” e dal ritmo delle percussioni, sullo sfondo delle musiche dei Pink Floyd e di stralci dalle Sinfonie di Beethoven e Mahler

Prossimamente, al Teatro Grande di Pompei, continua la rassegna “Theatrum Mundi” con lo spettacolo “Non solo Medea”, da Sofocle, direzione e coreografie di Emio Greco e Pieter Th. Scholten. La produzione è del Teatro Stabile di Napoli e del Teatro Nazionale Ballet de Marseille; con Manuela Mandracchia (v foto), attrice che legge monologhi tratti dall’opera “L’Hommenouveau”, lavoro contemporaneo di Florian Hellwig, ispirato a Fort Europa di Tom Lanoye; nonché dai drammi Antigone” (Sofocle), “Edipo Re” (Sofocle), “Medea” (Euripide), “Ifigenia in Aulide” (Euripide) e “Antigone” (Jean Anouilh).

“Una messinscena, affermano i due registi, atemporale, in quanto le battaglie di ieri ricordano quelle di oggi e la rovina di Pompei rimanda alla fragilità del continente europeo. La voce della lettrice restituisce tutta la modernità delle tragedie greche con monologhi tratti da grandi opere dell’antichità; -Non solo Medea-, si fa portatrice, continuano gli ideatori, d’un desiderio di cambiamento”. i due uomini di spettacolo, un ballerino ed un regista teatrale che basa il suo estro su criteri particolari, hanno associato il loro talento, sfruttandolo in un lavoro coreografico.

Il racconto scenico si dipana in dialoghi tra i danzatori e la lettrice, stimolati dalle battute della “voce” e dal ritmo delle percussioni, sullo sfondo delle musiche dei Pink Floyd e di stralci dalle Sinfonie di Beethoven e Mahler.

Federico Orsini

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