Ercolano, la Cgil: “Sì alla democrazia, no all’oligarchia”

Eccellente il lavoro sindacale svolto dagli esponenti della Cgil, nello specifico dal Rappresentante Territoriale Davide Pastore, dal coordinatore Rsu Giuseppe Coppola e dal Segretario Struttura Aziendale Vincenzo Marinò, sempre in prima linea nella difesa dei lavoratori

comune ercolano“ Si alla democrazia, no all’oligarchia”: recita così il documento redatto dalla CGIL in merito allo sciopero di 2 ore proclamato per il 12 luglio prossimo per il lavoratori del Comune di Ercolano. Parole forti, chiare, tutte in difesa delle unità operative dell’Ente : “ Ad Ercolano si è negato il confronto con i Sindacato – recita un passaggio del comunicato – strozzando la democrazia, non solo per un principio di arroganza istituzionale, ma per mettere in atto una politica sul personale protesa a creare le condizioni per consolidare il proprio consenso elettorale. Le esternalizzazioni , ad esempio quale i tributi, sono state funzionali a dare posti per il consenso elettorale e non hanno certo migliorato l’efficienza dei servizi penalizzando i cittadini, riducendo e negando i loro diritti.

Tutti i servizi dell’Ente sono sotto organico : Stato Civile, ci vogliono 5 giorni per avere un certificato; Ufficio Turistico, 1 solo dipendente per la città candidata al titolo di Capitale Italiana della Cultura; Corpo di Polizia Locale, su un organico di 106 unità ne sono rimaste 39. In tutti i comuni vicini si sono fatte e si danno assunzioni, quando si faranno a Ercolano per rendere ai cittadini servizi efficienti?”. Eccellente il lavoro sindacale svolto dagli esponenti della Cgil, nello specifico dal Rappresentante Territoriale Davide Pastore, dal coordinatore Rsu Giuseppe Coppola e dal Segretario Struttura Aziendale Vincenzo Marinò, sempre in prima linea nella difesa dei lavoratori, dei diritti dei cittadini e dell’occupazione sul territorio. Un segnale forte per il governo locale guidato dal primo cittadino Ciro Buonajuto che si spera possa essere supportato concretamente dalle altre sigle sindacali. Incisivo un altro passaggio del documento che precisa : “ Nonostante sia stato sottoscritto il 30 novembre 2017 il Contratto decentrato nell’Ente a tutt’oggi non è stato applicato perché la politica è entrata a gamba tesa per garantire i privilegi ai propri portaborsa e agli appartenenti al cerchio magico, portatori di consenso elettorale. Sul tavolo della Prefettura, nel tentativo di conciliazione, sono emerse tutte le incompetenze dei dirigenti e l’arroganza della politica che addirittura paventava atti di consiglio comunale con funzioni di gestione e non di indirizzo.

Ovviamente anche la stessa Prefettura ha preso atto che non c’erano le condizioni per redimere il conflitto e i rappresentanti dell’Ente non hanno certo fatto una bella figura”. Monito forte, inequivocabile, diretto all’amministrazione comunale ercolanese da chi non si è mai tirato indietro nel confronto con l’Ente mostrando carisma e profonda conoscenza della materia .Della serie : la CGIL ancora una volta dimostra di essere “presente”, per il rispetto delle regole, della forza lavoro e della dignità di ogni operatore comunale.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.