Poco prima delle 19.00, i poliziotti, durante le quotidiane attività di prevenzione e repressione dei reati in genere, nel transitare in Corso Umberto I, all’altezza della via Gambardella, dove si trova un supermercato molto frequentato, hanno notato, ad una distanza di circa trenta metri, tre persone che discutevano animatamente.
La distanza non consentiva di sentire quanto fosse in discussione ma l’attenzione posta all’evento da parte degli agenti è cresciuta allorquando, in uno dei tre uomini, hanno riconosciuto un dipendente di una società di servizi locale, che svolge l’attività di ausiliario del traffico.
E solo grazie a questa attenzione, nell’osservare quanto avviene sul territorio in cui si opera, che ha consentito agli agenti che intanto si avvicinavano ai tre uomini di intervenire prontamente quando, il più giovane dei due che discutevano con l’ausiliario, si è armato di un oggetto simile ad un bastone di legno e, brandendolo con foga, ha cominciato a colpire alla testa ed alle spalle il malcapitato ausiliario che, “aveva osato” contravvenzionarlo per non aver pagato il ticket del parcheggio.
Con l’arrivo dei poliziotti che sono riusciti a disarmare ed allontanare i tre contendenti, è stata anche chiarita la natura della discussione che era sfociata nell’aggressione la quale consisteva nel tentativo di farsi cancellare la multa e nelle spiegazioni, non accettate assolutamente, sulla impossibilità di annullare un verbale compilato.
Dalle minacce alle vie di fatto è intercorso un tempo molto breve, pertanto è da attribuire solo al tempestivo intervento dei poliziotti il minor danno procurato delle lesioni subite dall’ausiliario che, condotto da personale del 118 nel vicino nosocomio di Boscotrecase è stato trattenuto in osservazione.
Il Palumbo, accompagnato negli uffici di Polizia, per le formalità di rito è stato arrestato e come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sottoposto al regime degli arresti domiciliari sino al giudizio con rito per direttissima tenutosi questa mattina presso il Tribunale di Torre Annunziata, con il quale è stato condannato a otto mesi di reclusione, pena sospesa.