La carenza di personale all’interno degli uffici del Comune di Scafati sta rallentando tutte le procedure amministrative. I dati parlano chiaro. Per garantire i servizi al cittadino l’Ente locale avrebbe bisogno di 340 unità. Attualmente, però, negli uffici del comune, sono presenti poco più di 150 dipendenti. Ma non è finita. A breve altre 20 unità andranno in pensione. Per cui a conti fatti i 130 comunali che resteranno alle dipendenze dell’Ente locale dovranno espletare il lavoro di quasi tre persone. Di conseguenza ci sarà “un’impossibilità oggettiva a garantire l’esercizio delle funzioni fondamentali del Comune di Scafati”. Questo è quanto denuncia Michele Raviotta, presidente del Comitato a Tutela del Cittadino.
“La carenza di organico è un problema drammaticamente attuale che andrà peggiorando in futuro- sottolinea Raviotta-. Siamo di fronte ad una crisi e i dipendenti del Comune di Scafati stanno facendo un grande sforzo per garantire tutti i servizi. E in prima persona desidero ringraziarli per l’ottimo lavoro svolto nonostante la carenza organica. Quello che ci preoccupa, però, è che se non verranno presi provvedimenti adeguati in breve tempo sarà impossibile garantire i servizi essenziali ai cittadini”.
L’obiettivo di Michele Raviotta, dunque, è quello di “scongiurare un blocco della macchina amministrativa” che può essere possibile solo “dando il via alle nuove assunzioni”.
“Bisogna evitare che le eccellenze presenti in città debbano sempre uscire dal paese per trovare un’occupazione”, afferma a gran voce il leader del Cotucit. Poi lancia un appello alla triade commissariale: “In un clima di piena collaborazione chiediamo ai commissari di trovare una soluzione legittimamente percorribile, che possa permettere la continuazione dell’erogazione dei servizi indispensabili, atti a garantire il servizio minimo dell’Ente. Bisogna attivare tutte le procedure previste per legge e dare il via a nuove assunzioni da effettuare tramite concorso pubblico per titoli ed esami, previo espletamento delle procedure di mobilità. A Scafati – continua Raviotta – ci sono tanti giovani laureati e non, che hanno competenze e voglia di lavorare. Non bisogna dimenticarsi anche dei tanti cittadini che -anche in assenza di titoli specifici-, potrebbero essere assunti in qualità di operai generici per espletare mansioni varie. Insomma, qui oltre a salvaguardare il corretto funzionamento degli uffici comunali bisogna anche tener conto del tasso di disoccupazione che abbiamo in città ed attivarsi per creare opportunità di lavoro di ogni genere. Un buon leader mette sempre al primo posto il benessere dei propri cittadini che passa sostanzialmente dal fattore economico che è dato di conseguenza dall’occupazione. Se non c’è lavoro, non c’è guadagno e di conseguenza non ci sono investimenti. Il risultato è un blocco dell’economica in tutti i settori, primari e secondari. Questo nella nostra piccola realtà lo possiamo evitare. Scafati è una città industriale e attualmente presenta diverse opportunità di lavoro sia all’interno del Comune che sul resto del territorio. Per questo noi del Cotucit chiediamo a gran voce ai commissari di attivarsi convocando un tavolo di discussione assieme ai sindacati per valutare la programmazione di nuove assunzioni. È assolutamente fondamentale questo passaggio per dare opportunità di collocazione ai diversi disoccupati che abbiamo a Scafati, e rimettere in moto l’economia cittadina”.