Emergenza microcriminalità nel vesuviano: aumentati negli ultimi tempi scippi, borseggi e furti in appartamento soprattutto ai danni di anziani soli. Le vittime verrebbero adocchiate per strada da sentinelle della mala appostate in prossimità delle banche, delle zone mercatali, degli uffici postali e di bar particolarmente frequentati del territorio vesuviano. Una volta selezionata la vittima un commando composto quasi sempre da 2 balordi in sella ad uno scooter seguirebbe la preda scegliendo il momento propizio per colpire. Un fenomeno che preoccupa notevolmente i cittadini: Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, Torre del Greco, Torre Annunziata, queste le comunità principalmente colpite dai raid fulminei di gentaglia senza scrupoli che sarebbe già nel mirino delle forze dell’ordine.
Secondo alcune indiscrezioni le forze di polizia starebbero istituendo servizi speciali in borghese per prevenire o reprimere sul nascere un fenomeno che rischia di compromettere ulteriormente la qualità di vita d chi popola paesi flagellati per anni dalla camorra. Con incredibile potere rigenerativo il sistema passa il testimone dell’illegalità a nuove generazioni sempre più violente e insofferenti alla Sovranità di uno Stato a cui palesemente sentono di non appartenere. Purtroppo in certi contesti dove la sub cultura criminale impera da sempre, complice l’inadeguata scolarizzazione e l’inoccupazione, si confonde ancora la vigliaccheria con il coraggio, la vergogna con l’onore, seguendo ciniche logiche omertose che altro effetto non sortiscono che quello di far ingrassare boss e affiliati ai principali clan operanti nel vesuviano.
Famiglie di mala dal potere economico oltremodo rilevante riescono a infiltrarsi in qualsiasi strato della società corrompendo infedeli servitori dello Stato, disonesti politici e amministratori. In questo marasma i cosiddetti cani sciolti per sbarcare il lunario non esitano a scaraventare a terra violentemente un’anziana signora pur di strapparle la borsa o un monile d’oro indossato. Una realtà vergognosa che macchia profondamente l’immagine di un’area campana storicamente penalizzata da logiche camorristiche e collusioni diaboliche tra colletti bianchi e padrini di mala.
Alfonso Maria Liguori