Venerdì 13 Luglio 2018 alle ore 19:00, presso l’ArcheoTeatro Pompeiano al civico 209 di Via Plinio in Pompei si è tenuto l’incontro con la scrittrice Pina Lamberti Sorrentino.
Nata a Pola, la Professoressa Pina Lamberti Sorrentino ha insegnato Storia e Filosofia in diversi licei (Torre Annunziata, Torre Del Greco, Pompei).
L’autrice di adozione pompeiana, ha scoperto l’amore della scrittura alle scuole medie, dove i suoi temi facevano il giro dell’istituto ed il preside la spronò a seguire la sua passione per la scrittura.
“Tra i ricordi più belli – ci ha confessato l’ autrice di Colloqui in classe, libro ispirato ai discorsi dei suoi alunni e pubblicato dalle edizioni Morano – ho quello della visita a Pompei del Papa Giovanni Paolo II e dell’ incontro con lui avuto. Avevo regalato al Papa nel 1989 un libro di poesie, tra le quali ne avevo dedicata una alla Madonna. Il Papa, ricordo, mi rispose con una lettera che recitava ‘…Le sue poesie sono molto belle, che la fiaccola dell’amore materno non si spenga mai nel cuore’ dell’umanità”.
In merito a Telè, libro edito nel 1980, ma ancora così ricco di attualità, la scrittrice ci ha raccontato di essersi ispirata ad un incontro durante un viaggio in Toscana. La famiglia Lamberti Sorrentino, con figli al seguito, si dirigeva verso la Toscana con la roulotte ed è in quell’occasione che conobbe un signore diretto in Svizzera alla ricerca del padre. A seguito dell’incontro rimasero in contatto e così seppe che l’uomo aveva non solo ritrovato suo padre, ma lo aveva aiutato a dimostrare la sua innocenza.
All’incontro si è festeggiato il matrimonio tra narrativa e teatro, in quanto alle ore 21:00 si è tenuta la rappresentazione teatrale di Telè, opera ispirata al libro della prof.ssa Sorrentino, con la regia di Lorenza Sorino, attrice ortonese alla seconda esperienza di regia e l’estro rappresentativo dell’attore napoletano Arturo Scognamiglio.
La rappresentazione teatrale è figlia dell’amore di Arturo Scognamiglio per questo libro di testo scolastico, fin dai tempi degli studi era infatti rimasto molto colpito dalla capacità del giovane Telè di trovare la forza di cambiare, mettersi in marcia da solo alla ricerca del padre. Questo comportamento è in completa controtendenza rispetto a chi si aspetta che siano gli altri ad agire per il proprio interesse.
La regista, Lorenza Sorino, è stata ugualmente colpita dal coraggio del piccolo Telè, della sua forza di dire “Basta”, non affidandosi a falsi maestri, e la sua crescita che lo porterà a diventare Uomo.
“Viaggio, Coraggio ed Incontro continuo, questa è la chiave di lettura di Telè”
Giuseppe Raviotta