Allarme sicurezza a Ercolano. Notti addietro colpi di arma da fuoco sarebbero stati esplosi contro uno stabile in via Mare .Nel sito dimorerebbe una famiglia di pregiudicati. I carabinieri della Tenenza di Ercolano , che indagano sull’accaduto, avrebbero rinvenuto sul posto circa una ventina di bossoli calibro 9×21. Alcune indiscrezioni vorrebbero gli 007 dell’Arma orientati sulla pista di un avvertimento nell’ambito dello spaccio di stupefacenti sul territorio. Nonostante le dure condanne, molte all’ergastolo, incassate dai ras dei clan che per anni hanno insanguinato le strade di Ercolano il costume malavitoso sembra endemico in una città che si trova a vivere quotidianamente palesi contraddizioni.
Da un lato si pubblicizza a più non posso l’area archeologica e l’attiguo MAV ( museo archeologico virtuale) dall’altro si abbandonano di fatto a se stesse altre zone popolatissime del paese. Il paradosso è che lo stesso MAV nei corridoi laterali è in uno stato di conservazione pietoso a causa di balordi senza scrupoli che oltre a devastare vetrate e mura con scritte e immondizia usano l’area all’imbrunire come orinatoio a cielo aperto. Un fenomeno sotto gli occhi di tutti che ha messo sul piede di guerra più volte i commercianti del mercato esasperati da un andazzo che rischia di vanificare i sacrifici di chi è rimasto e ha investito in città negli anni di piombo. Ercolano stenta palesemente a ricompattarsi sempre più divisa in ricchi e poveri, in zone elitarie e periferie abbandonate, Anche in buona parte del centro storico le cose non vanno meglio. Ci si augura che al più presto il governo locale guidato dal sindaco Ciro Buonajuto faccia il punto della situazione per quanto meno arginare le enormi disfunzioni che ancora penalizzano la quotidianità degli ercolanesi.
Perché pretendere in certe condizioni di rincorrere ripetutamente il titolo di capitale italiana della cultura è assolutamente fuori luogo evidenziando nel contempo la volontà di attirare attenzione mediatica su una parte del paese e su qualche esponente politico locale ad ogni costo. C’è poi sempre la spinosa questione delle esternalizzazioni dei servizi comunali giustamente contrastate dalle forze sociali con particolare riferimento alla Cgil. Della serie: ennesima estate rovente per la politica ercolanese che proprio non riesce a risalire la china ritrovando comunità d’intenti e sinergia con i cittadini.
Alfonso Maria Liguori