La testimonianza dell’avvenimento pubblico della Processione del 13 giugno 1875, ci viene dal parroco di allora, Don Francesco Monda, che in forma poetica così si esprime: “Che gran prodigio, che bel portento!/Ostie leggere versate al vento Sul capo fermarsi del Dio Bambino/A foggia quasi di un cappellino./Erano sedici le ostie versate,/ma solo tredici si sono fissate./Le altre andarono in preda al vento./Che gran prodigio, che bel portento!” (Antonio Castaldo e Antonio Ruggiero, Volti, storia e cultura della Festa dei Gigli di Brusciano, Associazione Giglio Ortolano, Brusciano 2004).
Sant’Antonio è conosciuto come il “Santo dei Miracoli”. Quindi, una ripassata sui miracoli ci sta tutta. L’occasione ci è data dall’ascolto del Teologo e Parroco di Brusciano, Don Salvatore Purcaro, che celebrando Messa en plein air, domenica 29 luglio, dal Sagrato della Chiesa Patronale, San Sebastiano Martire, a riguardo della Lettura del Vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 1-15) e del cosiddetto “Miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci” afferma trattarsi di “Qualcosa di inspiegabile e di prodigioso e allora per questo i segni, in modo particolare nel Vangelo di Giovanni e anche negli altri evangelisti, non sono tantissimi, ma limitati nella durata, nel tempo e nell’entità, proprio per dire che il vero Miracolo è la Fede a partire da quello che è accaduto”. Tale discorso allora non si riferisce alla quantità materiale, moltiplicazione, riproduzione seriale per consumi di massa, non sostiene il possesso esclusivo di un bene. Seguendo l’illuminante riflessione di Don Salvatore, si coglie ciò che dà forza al gesto miracoloso di Gesù: la condivisione, l’accesso spirituale, la qualità del bene messo in comune e la trasformazione di una folla in Comunità.
Don Salvatore nella stessa omelia richiama anche il concetto di proprietà che per la Chiesa, come ribadito da Papa Montini, deve superare l’esclusività dell’uso perché una volta soddisfatte le proprie necessità si deve dare la possibilità all’altro che ne ha bisogno: “il diritto di proprietà non deve mai esercitarsi a detrimento della utilità comune, secondo la dottrina tradizionale dei padri della chiesa e dei grandi teologi” (Papa Paolo VI, Lettera Enciclica “Populorum Progressio”, Santa Sede Roma 26 marzo 1967 “Opere da compiere” 3.23).
Riscoprendo questi principi e questi valori, seguendo questi esempi virtuosi è possibile vivere il vero significato della festa ed essere capaci di fare “miracoli”.
Qualche segno “miracoloso” già si coglie dal versante dei Gigli di Brusciano che per il 2018 sono quattro: Giglio Croce P. V.; Giglio Gioventù; Giglio Ortolano; Giglio Passo Veloce. E’ il Giglio Croce a farsi promotore dell’impegno a non accendere i fumogeni durante la sfilata delle fanfare, sabato 26 agosto, chiamando gli altri comitati nella responsabile condivisione. I Bruscianesi ed i numerosi visitatori della Festa dei Gigli confidano anche, grati e riconoscenti, nel rispetto del percorso processionale degli obelischi senza eccessivo agonismo e soverchiante competizione in sintonia con la tempistica prevista per la Ballata dei Gigli onorando compiutamente Sant’Antonio di Padova e rispettando le norme, il regolamento e l’Ente Festa dei Gigli di Brusciano, come dalla decisione del Consiglio Comunale del 6 agosto. Appuntamento per tutti a Brusciano per la “miracolosa” 143esima Festa dei Gigli dal 22 al 28 agosto 2018.