Due manifestazioni hanno accompagnato la visita dell’assessore regionale Franco Roberti durante la cerimonia di conclusione del dragaggio al porto di Torre Annunziata. Da una parte, il presidio di lavoratori del Cmo, che in seguito al sequestro dell’edificio di medicina nucleare ha annunciato il taglio di 70 dipendenti, dall’altra il Comitato Salera.
«Siamo malati oncologici che stanno morendo lentamente. Se ci licenziano, saremo costretti a delinquere, non abbiamo altre alternative. Sono venuti meno due diritti tutelati dalla costituzione: il diritto alla salute e al lavoro. Chiediamo che le istituzioni si prendano le loro responsabilità e si occupino della nostra condizione. Venerdì non saranno rinnovati i primi otto contratti, il 15 settembre altri quindici. Ci sono i presupposti per salvare l’azienda, perché nessuno si occupa di noi? Stiamo organizzando una grande manifestazione per i prossimi giorni e parteciperà tutta la città che si stava sviluppando intorno al Centro». Sono le parole che i lavoratori rivolgono all’assessore regionale.
A poche decine di metri attendono Roberti i manifestanti del Comitato Salera contro l’installazione delle cisterne Isecold. «L’anno scorso Vincenzo De Luca è venuto qui a dire che la nostra città sarebbe diventata un porto turistico, ma a noi non sembra. I lavori per i silos vanno avanti e abbiamo paura e non sappiamo più a chi rivolgerci», ha dichiarato la signora Pina Valente, presidente del comitato. «Quasi un terzo di Torre è sotto sequestro per reati ambientali, siamo al primo posto per cementificazione e c’è un inquinamento massiccio da tetracloroetilene, sono dati preoccupanti. – ha spiegato Orfeo Mazzella – Crediamo nel lavoro della magistratura, ma anche della politica. L’assessore regionale alle attività produttive Antonio Marchiello durante un question time ha affermato che non c’è alcun atto di intesa tra regione e Mise».
«Non ero a conoscenza di queste problematiche, gravi e serie, che bisognerà seguire nelle sedi competenti. Riguardo il caso cisterne, c’è un’indagine della magistratura in corso, quindi si devono attendere i risultati. Le altre istituzioni dovranno orientarsi e regolarsi in base a tali accertamenti. bisogna avere fiducia. Sullo sviluppo turistico siamo tutti d’accordo; fate bene a mantenere questa posizione contro i danni ambientali e alla salute. Nel poco tempo che mi rimane come assessore (nel 2020 terminerà il mandato) mi impegnerò per poter quantomeno avviare a soluzione entrambe le questioni».