Ercolano, eternamente divisa tra disfunzioni amministrative locali ed endemici livelli di inciviltà

Per non parlare delle carenze igienico sanitarie dell’area marcatale e dello stato di degrado in cui versa buona parte della periferia

comune ercolanoErcolano, eternamente divisa tra disfunzioni amministrative locali ed endemici livelli di inciviltà. Abbiamo più volte sollevato palesi anomalie nell’operato del governo locale guidato da Ciro Buonajuto: dalle sezioni comunali al collasso per mancanza di personale , tra cui , tanto per fare un esempio, l’anagrafe e la Polizia Locale, alla sentenza emessa contro l’Ente Comune ( ad oggi inapplicata) per atteggiamento antisindacale con conseguente annullamento degli atti relativi all’esternalizzazione dei servizi , tra cui quello della riscossione tributi attualmente gestita dalla società Andreani. Per non parlare delle carenze igienico sanitarie dell’area marcatale e dello stato di degrado in cui versa buona parte della periferia.




Purtroppo a complicare ulteriormente la già difficile condizione degli ercolanesi l’inciviltà che sovrana ancora regna sul territorio: basta osservare la devastazione nei corridoi laterali del MAV (museo archeologico virtuale) o lo stato in cui sono state ridotte le mura d’ingresso superiore del Parco Miglio d’Oro per comprendere la portata di un’emergenza che da sempre compromette seriamente l’immagine di Ercolano. In tal senso lodevole appare l’atteggiamento delle associazioni impegnate in paese in una continua azione di contrasto ai cattivi costumi e all’anarchia comportamentale. L’istituzione Scuola gioca un ruolo fondamentale nell’educazione civica della nuove leve : minori in età dell’obbligo che , inspiegabilmente, durante l’anno si vedono bighellonare per la città in orario di lezioni. Un particolare sul quale le istituzioni competenti dovrebbero fare piena luce : non ci può essere alcun rinnovamento qualitativo di una comunità senza adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione.




Altrimenti si rischia di dividere i contesti urbani in fasce sociali, in potenti e deboli, a tutto discapito della crescita unitaria dei territori. Purtroppo la politica si fa con i numeri e non con i buoni propositi: sarebbe veramente giunto il momento però da parte dell’amministrazione comunale di perseguire le reali emergenze comunitarie dando meno spazio alla notorietà individuale , ai flash dei media e al solo perimetro archeologico. Della serie : a Ercolano il motto “uno per tutti e tutti per uno” sempre veramente difficile da applicare.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.