Pianura, catturato il reggente dei Marfella-Mele. La folla si oppone all’arresto del boss

Solo dopo circa un quarto d’ora e con il sopraggiungere dei rinforzi l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Paolo, questo pomeriggio hanno arrestato Vincenzo Castello, 34 anni, soprannominato “‘o mamuozzo”  e considerato elemento di spicco e l’attuale reggente del sodalizio camorristico del clan Marfella-Mele egemone nella zona del quartiere di Pianura.

Durante un normale servizio di controllo del territorio, gli agenti transitando con l’auto di sevizio in via dell’Avvenire, verso le 14.50, notavano un gruppo di giovani  tra i quali riconoscevano il boss. Successivamente lo hanno avvicinato in piazza San Giorgio dove è stato arrestato. L’uomo era armato di pistola, ma non ha opposto resistenza.

L’atteggiamento infastidito ed ansioso che ha manifestato Castello durante l’avvicinamento degli agenti e nel corso del controllo, li ha convinto a procedere ad una perquisizione personale ex legis, nel corso della quale, hanno appunto rinvenuta una pistola  tipo revolver, modello Lawman calibro 38, con matricola abrasa, rifornita di 6 cartucce.

L’arma è stata subito presa in consegna dai poliziotti che hanno avvisato la sala operativa, chiedendo equipaggi di rinforzi. Non è stato facile, infatti, per i poliziotti portare via il boss. In piazza un nutrito gruppo di persone, tra le quali i congiunti del giovane, ha provato ad opporsi all’arresto, cercando di sottrarlo agli agenti di polizia.

Solo dopo circa un quarto d’ora e con il sopraggiungere dei rinforzi l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale, subito dopo la doverosa informazione dell’arresto all’Autorità giudiziaria. I poliziotti hanno perquisito anche l’abitazione del boss.

Appena ieri pomeriggio, nella stessa piazza San Giorgio, in pieno giorno, l’automobile di colui che sembrerebbe essere il braccio destro di Vincenzo Castiello, era stata crivellata di colpi di pistola, esplosi da ignoti.

L’arma rinvenuta ed i proiettili, unitamente al cellulare del giovane sono stati sottoposti a sequestro.

 

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