La crisi economica ha colpito duro il commercio al dettaglio a Scafati portando alla chiusura di un negozio su venti. Le piccole botteghe d’artigianato stanno scomparendo e sono oltre un centinaio le società che hanno cessato l’attività o spostato la propria azienda in un’altra città. E tutto questo ha portato – inevitabilmente – anche all’aumento del tasso di disoccupazione. E per evitare che altri negozi chiudano i battenti, il Cotucit scende in campo con proposte mirate alle sviluppo commerciale del territorio.
E non è tutto. Tra gli obiettivi del Comitato a Tutela del Cittadino anche la valorizzazione del centro storico, nello specifico del Quartiere Vetrai. Una zona della città che, fino a pochi anni fa, ospitava tipiche botteghe dell’artigianato locale, insieme a decine di attività commerciali di vario genere. Ma oggi non è più così. Il centro storico è abbandonato al degrado, con decine e decine di saracinesche serrate.
“Abbiamo delle zone splendide in città che potrebbero diventare aree di sviluppo commerciale. Ed è proprio in quelle zone che bisogna investire– afferma Raviotta-. Per questo chiediamo al governo locale di trovare una soluzione per agevolare con sgravi fiscali importanti proprio chi decide di investire a Scafati aprendo una propria attività sia nelle zone del centro storico, che in quelle di periferia. Si potrebbe pensare ad una riduzione della tassa sui rifiuti, agevolazioni sull’occupazione suolo pubblico, e una riduzione delle imposte ai proprietari degli immobili ad uso commerciale. E per incentivare soprattutto le giovani aziende si potrebbe istituire un contributo “una tantum” per le nuove attività. Queste alcune delle soluzioni che oltre a incoraggiare lo sviluppo commerciale, potrebbero rivalutare in maniera importante la citta di Scafati”.
Ma per favorire l’espansione imprenditoriale in città è importante anche prevedere eventi che richiamino visitatori nel paese.
“Bisognerebbe innanzitutto istituire zone a traffico limitato dove programmare manifestazioni come, ad esempio, notti bianche, weekend con animazione, serate di musica- spiega il leader del Cotucit – Questo tipo di eventi hanno sempre funzionato in città e da quando sono stati “aboliti” ne ha risentito di tanto il commercio. In virtù di questo siamo contrari anche all’apertura di eventuali nuovi centri commerciali che potrebbero portare alla chiusura dei altri negozi”.