Registi napoletani alla Mostra del Cinema di Venezia

L’opera di Mario Martone è ambienta nel 1914, mentre l’Italia si appresta ad entrare in guerra

Tra i registi partecipanti alla 75a “Mostra del Cinema” )di Venezia (26/8 -8/9) troviamo due napoletani: Mario Martone (v.foto) con il suo recente film “Capri Revolution” e Maria Di Razza con il film di animazione “Goodbye Marilyn”. L’opera di Mario Martone è ambienta nel 1914, mentre l’Italia si appresta ad entrare in guerra; una Comune di Nordeuropei trova in Capri il sito ideale per la propria ricerca nella vita e nell’arte, senza considerare la forte identità dell’Isola Azzurra, incarnata dalla capraia Lucia: il racconto cinematografico parte da un incontro tra la ragazza, la Comune ed un giovane medico caprese.




Martone ha iniziato la sua carriera artistica in teatro, fondando, nel 1959 la compagnia “Falso Movimento” con cui ha messo in scena molti autori contemporanei. Nel 1992 dirige il suo primo lungometraggio “Morte di un matematico napoletano”, sullo scienziato Renato Caccioppoli, film che gli è valso il Premio della Giuria del Festival di Venezia. Nel 1995 gli è stato assegnato il David di Donatello per il film “L’amore molesto” dal romanzo di Elena Ferrante. Altra regista “napoletana” partecipante al Festival di Venezia 2018 è Maria Di Razza con il film di animazione “Goodbye Marilyn”.

La storia parte dal ricordo del “90° compleanno di Marilyn Monroe, momento in cui la diva decide, dopo 50 anni, di concedersi nuovamente al pubblico, intervistata da un giornalista che indaga sul perché, all’apice della sua notorietà, l’attrice si è ritirata, divenendo un mito.

Federico Orsini



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