Napoli, ennesima stesa: il sindaco de Magistris non ci sta

"Da ultimo, per il cinema e per la tv, l’amica geniale credo che riscuoterà un grandissimo successo e la potenza di Napoli farà il giro del mondo. Da ultimo, per la musica e la cultura popolare tradizionale, migliaia e migliaia di persone in piazza Plebiscito per la notte della tammorra"

luigi de magistrisNon si attenuano le polemiche del sindaco di Napoli Luigi de Magistris dopo l’ennesima stesa registrata domenica sera a Piazza Mercato. Rinvenuti sul posto dalle forze dell’ordine circa 18 bossoli. Il primo cittadino non ci sta alla pressione mediatica che vorrebbe la città ostaggio della camorra e priva di risorse positive. “Napoli ed i napoletani – ha commentato de Magistris – continuano ad essere formidabili protagonisti del panorama culturale nazionale ed internazionale. Da ultimo, per il cinema e per la tv, l’amica geniale credo che riscuoterà un grandissimo successo e la potenza di Napoli farà il giro del mondo. Da ultimo, per la musica e la cultura popolare tradizionale, migliaia e migliaia di persone in piazza Plebiscito per la notte della tammorra.




Napoli, oggi, è il primo set cinematografico all’aperto d’Italia, 400 produzioni circa in tre anni. Napoli, finalmente, non è più Gomorra nel mondo. Chi viene per la prima volta o ritorna nella nostra Napoli respira aria nuova, fresca, di vita, energia, forza, orgoglio, di voglia di riscatto, di capacità di investire e rinascere. Insomma, una città non in decadenza, l’antitesi naturale ed umana della depressione. Da alcuni anni il percepito di Napoli nel mondo è: positività versus negatività. Questo è il più grande merito della Città di questi ultimi tempi, di chi ci ha creduto, di chi ci ha lavorato, di chi non ha mollato. I traguardi raggiunti ed il miglioramento delle tante sfide – a cominciare da quella dei servizi della città – sono sempre incerti e difficili. La Città, la maggioranza dei suoi abitanti, la nostra amministrazione, stanno dando il massimo, in contesti istituzionali, normativi e finanziari spesso proibitivi. Napoli ha raggiunto obiettivi che, per le condizioni date, erano quasi impossibili. La volontà e la passione hanno reso possibili tantissime cose. Per fare molte altre cose c’è bisogno soprattutto di leggi. Noi non siamo Repubblica e non possiamo legiferare. Finora le leggi ci sono state quasi sempre ostili, non raramente per dolo. Ultimamente, un primo segnale concreto sugli enti locali è venuto da Governo e Parlamento, grazie soprattutto ad alcuni esponenti governativi e parlamentari dei 5S, nonostante interferenze politiche ed istituzionali che non mancano mai quando si tratta del laboratorio Napoli.

Siamo solo ad un passo, certamente concreto, ma assolutamente insufficiente. Napoli deve ancora subire la beffa odiosa del pagamento di debiti ingenti delle gestioni commissariali dello Stato – terremoto e rifiuti – ed addirittura di sanzioni di cui siamo incolpevoli. Dovremmo essere risarciti, altro che debitori! Lo Stato ha già riconosciuto che quei debiti sono dello Stato ed allora noi non dobbiamo assolutamente pagarli, è una ingiustizia clamorosa. Con quei soldi, per capirci, possiamo innalzare enormemente la qualità dei servizi della nostra Città. Ci attendiamo, quindi, cambiamenti forti e coraggiosi nelle prossime settimane da parte di chi dice di essere al Governo ed in Parlamento per fare l’interesse dei cittadini. Altro tema, la sicurezza. Tema centrale in Italia. Napoli come reati ne ha meno di Roma e Milano, è una città che non si può identificare in Gomorra, ma certo le stese ci sono, come anche tanti reati. E che fa allora il Governo per rafforzare, ad esempio, la presenza delle forze di polizia nelle nostre strade? Ha rafforzato gli organici ? Ha intrapreso misure concrete ? Nulla! Eppure vedo che alcuni parlamentari napoletani alleati tra loro, 5S e Lega, a proposito di alcuni gravi fatti criminosi accaduti a Napoli parlano come se stessero in campagna elettorale ancora oppure all’opposizione del governo nazionale. Se volete che la sicurezza si consolidi a Napoli, come altrove, andate dal “vostro” Ministro dell’Interno, Salvini, e ditegli di rafforzare le presenze delle forze di polizia, di fare concorsi, di acquistare autovetture, di pagare gli straordinari per avere più pattuglie in strada di notte. Ditegli anche di consentire ai Comuni, compreso Napoli, di poter assumere personale della polizia locale, da graduatorie già pronte, di poter avere gli strumenti normativi necessari per rafforzare il lavoro per la sicurezza. Insomma fate qualcosa di concreto per la sicurezza e se il Ministro vi dovesse dire che non ci sono risorse ricordategli, se potete, che deve restituire 49 milioni di maltolto agli italiani.




Con quei soldi anche la sicurezza sarebbe più forte in Italia. Vedremo chi farà cose concrete, chi farà solo propaganda, chi dirà falsità, chi tradirà. Noi, come sempre, daremo in città il massimo, potremo anche fare errori certamente, ma aver portato Napoli così in alto, senza soldi e con norme ostili, è davvero un risultato enorme per il quale dobbiamo ringraziare solo la Città ed i suoi abitanti. Se finalmente un giorno avremo anche la possibilità di norme giuste e risorse che ci spettano anche altri obiettivi si potranno raggiungere rapidamente”.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.