E’ quasi un anno che la gente lamenta gli abbassamenti di pressione. Lo scorso inverno sentivo parlare qualcuno del fatto che dopo la mezzanotte non riusciva più a fare una doccia calda.

La pressione bassa dell’acqua non permetteva il corretto funzionamento delle caldaie a gas o a metano.

Ogni giorno, dalla mezzanotte in poi, a Striano diminuisce la pressione dell’acqua probabilmente per ridurre i guasti e le perdite alla rete idrica ormai fatiscente.

“Stiamo vivendo ogni sera l’incubo della doccia” commenta un cittadino che aveva segnalato sui social la gravità della situazione. Una raffica di cittadini ha testimoniato lo stesso inconveniente.

La lamentela non è stata limitata allo schermo dello smartphone. Alcuni strianesi hanno pensato bene di segnalare alla Gori, concessionario dell’acquedotto.

Altri si sono precipitati al palazzo Filippetto Marino, hanno avuto colloqui con assessori senza risolvere, naturalmente, il problema.

La risposta dell’amministrazione

Sui social era però arrivata la risposta dell’assessore ai lavori pubblici, il quale affermava che molto spesso i cittadini non segnalano alla Gori i guasti o le inefficienze.

In passato, secondo quanto raccontava, aveva ricevuto numerosi dinieghi da parte di alcune società esterne che gestiscono i servizi a causa delle mancate segnalazioni.

Una risposta tutt’altro che soddisfacente e che, in un certo senso, tenta di sollevare gli amministratori dalle responsabilità di quanto sta accadendo.

Nell’ordinamento italiano, gli amministratori costituiscono l’organo cui è affidata la gestione dell’ente e la direzione dell’attività. Premesso questo, che necessità si ha di segnalare una problematica alla società che per conto del comune gestisce un servizio, se già ne abbiamo parlato con l’assessore competente?

Qual è allora il peso dell’amministratore di un ente nei confronti di una società esterna?

Le opposizioni, rappresentate in consiglio comunale e non, ritengono che l’amministrazione sia venuta meno al mandato assegnatogli dagli elettori. “L’amministratore – commentano – è il garante dei servizi offerti al cittadino. Qualora ci fosse un disservizio che coinvolge gran parte degli utenti, l’amministratore ha il diritto e il dovere di intervenire e provvedere”.

Ebbene si, l’amministrazione ha il diritto (in questo caso negato per mancanza di segnalazioni dirette) e il dovere di intervenire e provvedere al ripristino del servizio nella sua completa efficienza.

Il mio episodio

Ieri sera ho deciso, tra le tante cose da fare, di uscire per una passeggiata a Striano. In compagnia dei miei amici mi avvicino allo zampillo di piazza Giovanni D’Anna, uno di quelli storici, tra i più freschi della città.

E’ quasi mezzanotte e mi avvicino per bere. Mentre l’acqua scorre, vedo in una manciata di secondi scomparire l’acqua zampillante.

Dello zampillo rigoglioso di prima non rimane quasi nulla, pochi getti d’acqua che non danno la possibilità di bere in igiene.

“Ecco”, dico tra me. “E’ scoccata l’ora dell’abbassamento di pressione di cui tanti si lamentano sui social”.

Abitando al primo piano non mi ero mai reso conto della gravità della situazione. Pensandoci bene, peggiora con il variare dell’altezza delle nostre abitazioni, quindi ai piani alti avranno, ogni sera, gravi problemi.

Raffaele Massa

 

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