Aversana Petroli, Cosentino assolto in appello, resta la condanna per corruzione

A guastare la festa a Nicola Cosentino, proprio ieri, giungeva intanto la prima condanna definitiva, ovvero i quattro anni di carcere decisi dalla Cassazione per la corruzione di un agente della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Secondigliano

Tutto ribaltato dalla Corte d’Appello di Napoli che ha assolto l’ex sottosegretario all’Economia del Pdl, Nicola Cosentino.

Assolti anche i fratelli Giovanni e Antonio, condannati rispettivamente a 9 anni e mezzo e 5 anni e 4 mesi in primo grado, nonchè gli altri imputati del processo “Carburanti” relativo ai fatti che vedevano al centro l’Aversana Petroli, azienda di famiglia dei Cosentino, con accuse, a vario titolo, di estorsione e illecita concorrenza con l’aggravante mafiosa.

Sono stati assolti inoltre il funzionario della Regione Campania Luigi Letizia, condannato in primo grado a cinque anni e quattro mesi, i dipendenti della Q8 Bruno Sorrentino e Giovanni Adamiano, entrambi condannati a tre anni e sei mesi, e l’imprenditore ritenuto vicino al clan Zagaria, Michele Patrizio Sagliocchi, per lui sette anni in primo grado.

Cosentino era tornato libero lo scorso 3 febbraio dopo 4 anni in regime di detenzione preventiva e domiciliari. In primo grado l’ex esponente di primo piano di Forza Italia, era stato condannato a 7 anni e sei mesi di carcere.

Per l’ex prefetto di Caserta ed ex deputato Pdl, Maria Elena Stasi, nel precedente grado di giudizio, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva già dichiarato prescritto il reato e nel contempo aveva assolto gli ex dipendenti dell’Ufficio tecnico del Comune di Casal di Principe Vincenzo Schiavone, Giacomo Letizia e Vincenzo Falconetti.

A guastare la festa a Nicola Cosentino, proprio ieri, giungeva intanto la prima condanna definitiva, ovvero i quattro anni di carcere decisi dalla Cassazione per la corruzione di un agente della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Secondigliano.

Tutto il processo “Carburanti” girava intorno a presunti vantaggi ricevuti dall’Aversana Petroli, fondata dal padre dell’ex sottosegretario. Secondo la Dda di Napoli l’azienda dei Cosentino era stata avvantaggiata ai danni della società di un altro imprenditore, Luigi Gallo, la che ha reso dichiarazioni accusatorie contro i Cosentino, così come l’ex sindaco di Villa di Briano, Raffaele Zippo. Oggi quindi si farebbe strada l’ipotesi che questi ultimi abbiano dichiarato il falso in aula sotto giuramento: per questo sarà necessaria una indagine.

La Corte ha anche respinto la richiesta di confisca della Ip Service.

 

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteRugby, varato il calendario di serie C1 girone campano
SuccessivoVolla, Giliberti: “Noi lavoriamo per la città mentre c’è chi colleziona figuracce”
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.