Partita complessa dopo la disastrosa trasferta con la Sampdoria. Con un secondo tempo di personalità e carattere il Napoli piega una ottima Fiorentina.
Primo tempo difficile per gli azzurri alle prese con una Fiorentina fisica nella difesa e veloce nelle ripartenze. Meglio il secondo tempo con Zielinski più alto e Milik a fare spazio sportellando tra i centrali viola.
Bene in difesa i due centrali, meglio sistemati gli esterni bassi rispetto alla disastrosa partita di Genova molto più protetti dai centrocampisti nei meccanismi a scalare.
Nuova posizione di Insigne quasi da seconda punta con gol da centravanti con assist di Milik. Buon lavoro di Callejon a garantire copertura e a dare profondità all’attacco.
Ancelotti, in vista della prima gara di Champions League a Belgrado, conferma il turn over e stavolta tiene fuori Milik e Albiol, mandando dentro Mertens e Maksimovic. Cambio anche in porta con Karnezis che ritrova la maglia da titolare.
Questo quanto accaduto in campo e nel nuovo Napoli 2018. Per quel che rigurda il responso del campo, con un gol di Lorenzo Insigne il Napoli di Carlo Ancelotti batte al San Paolo la Fiorentina di Stefano Pioli.
Ed è proprio nella frazione migliore per i partenopei che il risultato cambia: al 33′ del secondo tempo, Milik pennella un assist preciso al centro dell’area per Insigne il quale con tecnica, velocità e magia la mette dietro le spalle dell’estremo viola, dopo aver bruciato Pezzella in velocità.
All’inizio dell’incontro le curve dell’impianto di Fuorigrotta si sono presentate semi deserte per una protesta della tifoseria contro il caro prezzi imposto dal club azzurro che ha messo in vendita i biglietti per le due curve a 35 euro. Anche negli altri settori poco pubblico presente.
Per Carlo Ancelotti gli azzurri hanno rischiato, ma era necessario per vincere. “Malato di Genova in fase di guarigione? Non è che non ero soddisfatto, la partita era stata fatta come la volevano, nel primo tempo abbiamo sbagliato qualche passaggio di troppo, ma l’idea di mettere giocatori tra le linee c’era’. Nella seconda parte abbiamo intensificato un po’ di più, abbiamo perso un po’ di equilibrio e rischiato qualcosa in più, ma era necessario per vincere. A Genova non eravamo proprio malati, abbiamo preso un semplice raffreddore, ma bisogna stare attenti perchè quel raffreddore può sempre tornare”.
Enzo Cuomo