Ai piedi del vulcano più famoso del mondo, nel territorio di Terzigno ma praticamente a due passi da Boscoreale, dove la coltivazione di uva da vino è storia, cultura e mito, prospera una vite secolare dalle dimensioni eccezionali.
Non è certa l’età, bisognerebbe effettuare studi puntuali in merito, ma di sicuro ha più di cento anni. Infatti ad ascoltare le parole del proprietario del vigneto Giuseppe Sangiovanni, un ottantenne ancora pieno di energia da sempre lavoratore dell’aspra e fertile terra vulcanica, i ricordi ci portano lontano ad almeno un paio di generazioni precedenti: “Questo terreno apparteneva a mio nonno e da quando ero ragazzo ho sempre guardato questa pianta particolare per le sue misure straordinarie. Produce una qualità d’uva che chiamiamo ‘Olivella’ ed ancora oggi con i frutti che dona vinifichiamo”.
In alcuni comuni della regione alle falde del Vesuvio col nome di “Olivella Bastarda” si indica la qualità di vitigno ‘Sciascinoso’ coltivato in molte regioni meridionali e specialmente in Campania.
Con una circonferenza di 150cm ed un diametro di 48cm questa vite spettacolare potrebbe essere di sicuro premiata con un Guinness. Non possiamo dire con certezza se l’enorme vite è la più vecchia del mondo ma di sicuro andrebbe ‘studiata’ e tutelata come patrimonio del territorio naturale e radice della storia vesuviana.
VIAN